Calcio

Lo scudetto “sospeso” del Napoli diventa un affare per i commercianti: “Incassi record e il clima di festa continua”. Le t-shirt? Introvabili

“Come sempre i napoletani sono riusciti a trovare un aspetto positivo in un evento negativo”. Sintetizza così, Vincenzo Durazzo, proprietario di un negozio di souvenir nel centro di Napoli, la mancata conquista dello scudetto già domenica contro la Salernitana. Un’idea condivisa anche da ristoratori, pizzaioli e baristi. “La città sarà ancora piena e in ogni caso penso che fino alla fine del campionato continuerà la festa”, spiega Giovanni Improta, proprietario di una pizzeria nei quartieri Spagnoli. “Anche perché a Napoli vendiamo emozioni – scherza il pizzaiolo Paolo Surace che domenica ha sfornato centinaia di pizze – Alcune durano 90 secondi, come la cottura di una pizza, altre 90 minuti come una partita di calcio”.

Gennaro Barone, anche lui ristoratore, lavora nella stessa zona da 7 anni: “Mai vista tanta gente. Siamo al triplo dei clienti rispetto al 2019, l’anno precedente alla pandemia, che aveva già fatto segnare numeri record”. Contenta anche Federica Galbusieri, dipendente di una gelateria: “Penso proprio che lavoreremo molto anche la prossima settimana”. Stessa idea anche nel bar: “Sarà festa fino a giovedì, sotto il profilo commerciale è quasi meglio se lo scudetto tarda”, dice Ernesto Errico. Stessa impressione nei negozi che vendono esclusivamente gadget del Napoli: “Indubbiamente è un vantaggio, ci saranno almeno altri 3 giorni di vendite”. Anche se non mancano i problemi di approvvigionamento: “Avevamo acquistato 10mila magliette, non ne abbiamo più – allarga le braccia Fortuna Fioretti – E le fabbriche hanno i magazzini vuoti. Hanno dovuto ricominciare la produzione”.