Calcio

Assurdo a Napoli: pareggia 1 a 1 con la Salernitana, la festa scudetto è rimandata

Dopo 33 anni di attesa, il Napoli deve aspettare ancora qualche giorno. Allo Stadio Maradona succede quello che nessuno aveva previsto: la festa per il terzo scudetto era già in corso, specialmente dopo la vittoria per 3 a 1 dell’Inter contro la Lazio, ma gli azzurri non sono stati in grado di andare oltre l’1 a 1 contro la Salernitana. Il gol del terzino Mathías Olivera, l’eroe inaspettato che con un colpo di testa da calcio d’angolo permette alla squadra di Luciano Spalletti di trovare i tre punti che danno la certezza matematica, viene vanificato dalla splendida rete di Dia al minuto 84. Con il pareggio, il Napoli sale a quota 79 punti: 18 di vantaggio sulla Lazio e 20 sulla Juventus che però ha una partita in meno. Abbastanza per stare tranquilli, ancora troppo pochi per dire che lo scudetto è matematico. L’appuntamento è fissato per giovedì 4 maggio alle ore 20.45 a Udine, dove il Napoli giocherà il posticipo contro i bianconeri.

Nonostante la spinta incessante di uno stadio Maradona traboccante di tifosi, il Napoli è apparso poco lucido ed efficace in zona gol. Tante le occasioni fallite dagli azzurri, che hanno trovato però sulla loro strada anche un super Ochoa. Il portiere messicano della Salernitana è stato di gran lunga il migliore in campo, grazie anche alle sue parate è arrivato un punto fondamentale per la salvezza. Napoli in campo con la formazione migliore: tra i pali Meret, in difesa Rrahmani e Kim al centro, Di Lorenzo e Olivera sulle fasce. In mediana Lobokta in cabina di regia con Anguissa e Zielinski ai lati. Il tridente offensivo è composto da Lozano e Kvaratskhelia a supporto di Osimhen. Nella Salernitana, Paulo Sousa schiera Dia punta centrale con Kastanos e Candreva a supporto. Pronti via e dopo meno di sessanta secondi Napoli vicinissimo al gol con un colpo di testa di Osimhen di un soffio a lato, su cross dalla destra di Lozano. Azzurri scatenati e aggressivi in ogni zona del campo, l’obiettivo è quello di sbloccare il prima possibile la partita, ma non funzionerà.

Giropalla prolungato del Napoli, che fatica a trovare spazi nell’attentissimo schieramento ospite. Dalle fasce piovono cross a ripetizione per la testa di Osimhen, che al 22′ trova un grandissimo Ochoa a respingere la sua violenta conclusione. Sul calcio d’angolo, ci prova sempre di testa Kim ma la palla è alta. Poco dopo è Rrahmani ancora di testa su angolo a mandare alto. Dopo mezzora il Maradona non riesce ad esplodere, anche perché la Salernitana non concede niente e di tanto in tanto si fa anche vedere in avanti con la rapidità e i cross di Mazzocchi. Prima dell’intervallo ancora Napoli pericoloso, prima con un tirocross di Zielinski di poco largo e poi con un sinistro al volo dal limite di Anguissa respinto in tuffo sempre dall’ottimo Ochoa.

Il Napoli riparte con l’acceleratore premuto e schiaccia la Salernitana nella sua area di rigore. Azzurri pericolosi ancora con una incursione in area di Anguissa, poi con un destro dalla distanza di poco alto di Kvaratskhelia. Il georgiano prova a prendersi la squadra sulla spalle, con le sue micidiali serpentine al limite dell’area che fanno ammattire i difensori avversari. La Salernitana si difende con coraggio senza però rinunciare, quando può, ad affacciarsi nella metà campo avversaria. Su una punizione di Kastanos dalla trequarti, Osimhen devia pericolosamente verso la propria porta ma Meret è attento. Il Napoli insiste, ci prova anche Zielinski con una rovesciata in area ma palla ancora alta. Il Maradona continua a ribollire e a spingere gli azzurri, che però non riescono a scardinare la muraglia granata davanti ad Ochoa.

Spalletti inserisce forze fresche: dentro Elmas e Raspadori per Lozano e Zielinski. E’ il preludio al gol, che arriva meritato al 62′ con un colpo di testa di Olivera su calcio d’angolo. Esplode lo stadio, che vede sempre più vicino il traguardo. Esultanza della squadra sotto la curva in delirio. Sulle ali dell’entusiasmo il Napoli sfiora subito il raddoppio con una ubriacante azione personale di Elmas, che poi conclude a lato. Anche se frastornata dal boato incessante del Maradona, la Salernitana prova a reagire con due tentativi dalla distanza del neo entrato Piatek e di Kastanos. Dall’altra parte Napoli di nuovo pericoloso prima con Osimhen dalla distanza, poi con Kvaratskhelia in diagonale e ancora con Lobotka in percussione. Quando ormai si attendeva solo il momento di iniziare la festa, a sorpresa la Salernitana trova il pareggio all’84′ con Dia che batte Meret con un sinistro a giro sul secondo palo. Maradona gelato. Il finale è al cardiopalmo: il Napoli si riversa di nuovo in attacco, sfiorando ancora il gol con Kvaratskhelia fermato da un super Ochoa. Ma dall’altra parte, anche la Salernitana sfiora il colpaccio con Bohinen. L’ultimo tentativo azzurro con Rrahmani di testa su angolo, ma ancora l’ineffabile Ochoa strozza in gola l’urlo di gioia del Napoli e dei suoi tifosi. Tutto rimandato, appuntamento con il secondo match ball Scudetto giovedì sera in casa dell’Udinese.