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Scanzi ad Accordi&Disaccordi (Nove): “Il governo ha affrontato il 25 aprile come i tacchini il Giorno del Ringraziamento”

“Il governo ha affrontato il 25 aprile come i tacchini il Giorno del Ringraziamento, con un certo terrore inconscio“. Così Andrea Scanzi, ospite di ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Marco Travaglio ha commentato il primo anniversario della Liberazione del governo Meloni. “Non sto dicendo che questo sia un governo fascista o che stia tornando il fascismo. Il punto è un altro. – ha detto il giornalista – Qui siamo dentro una repubblica democratica antifascista e si esige che il presidente del Consiglio e la seconda carica dello Stato, che, disgraziatamente, è Ignazio La Russa, per prima cosa dicano: ‘Siamo antifascisti’ – ha aggiunto – Questa parola l’avete mai sentita dire da La Russa e Meloni? No. La Russa non lo dice perché tutto è fuorché antifascista. Anzi si vanta di non esserlo, dice che la Costituzione non è antifascista e riscrive la storia di via Rasella. Ma dall’altra parte c’è Giorgia Meloni, che è una persona molto intelligente, molto preparata, non fascista, ma che, anche nella lettera chilometrica inviata il 25 aprile al Corriere della Sera, tutto ha detto fuorché la parola ‘antifascista’,”ha proseguito Scanzi.

Scanzi si è anche detto in disaccordo con il leader del M5s Giuseppe Conte che ha definito “condivisibile” la missiva della presidente del Consiglio sul valore del giorno della Liberazione: “Non riesco a capire l’entusiasmo di Conte nell’aver letto quella lettera della Meloni, al punto tale da dire: ‘Finalmente si muove qualcosa in Fratelli d’Italia’. Ma cosa si è mosso? Conte l’ha letta quella lettera oppure no? – si è domandato poi il giornalista – Giorgia Meloni faceva un equilibrismo continuo, in cui alla fine il senso era: ‘Andiamo verso la parificazione‘. È qui che non mi piace. Noi possiamo andare verso la pacificazione, come dicono gli storici, ma non può esserci alcuna forma di parificazione tra post fascisti o, peggio ancora, fascisti e antifascisti. Finché non vedrò la presidente del Consiglio dire ‘Sono antifascista’, io avrò un certo imbarazzo. Non perché credo che torni il fascismo, ma perché un presidente del Consiglio deve essere antifascista”, ha concluso Scanzi.

‘Accordi&Disaccordi’ è prodotto da Loft Produzioni per Discovery Italia e sarà disponibile in live streaming e successivamente on demand sul nuovo servizio streaming discovery+ nonché su sito, app e smart tv di TvLoft. Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, su Sky Canale 149 e Tivùsat Canale 9.