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Elenoire Casalegno: “L’incontro con Sgarbi? Una vera bomba”

L’ex modella, conduttrice e attrice Elenoire Casalegno ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, dove ha ripercorso le tappe più importanti della sua vita e della sua carriera, inclusi il rapporto breve ma ricco di passione con Vittorio Sgarbi e il legame di grande amicizia con Raimondo Vianello ai tempi di ‘Pressing‘.

In particolare della storia d’amore con Sgarbi, l’ex modella ha un buon ricordo. Un “flirt durato quattro mesi” ma che, racconta, è “come se fosse stata la storia più lunga e importante della mia vita…”. “In realtà – dice ancora – non poteva durare di più”. Lei 20enne, “testarda” e “forte”, lui 44 anni, “determinato” e che “cercava di imporsi”, un incontro “che fu una vera bomba“. Per il critico d’arte dalle mille cariche politiche, Casalegno ha solo parole buone: “Era affascinante e mi piaceva perché era diretto. Magari usa termini un po’ forti, ma io preferisco le persone schiette, sincere, che non ti parleranno mai alle spalle”.

Ma è soprattutto sul suo rapporto professionale con Raimondo Vianello, con cui condusse Pressing dal ’97 al ’99, che Casalegno si sofferma. “Avevo un bellissimo rapporto con lui, qualche volta conflittuale perché dicevo ciò che pensavo, ma lui amava questo mio aspetto”. La conduttrice, quindi, racconta di quando voleva lasciare Pressing, ma Vianello non glielo permise: “Disse ‘se non c’è Casalegno io non lo faccio più’. Così mi obbligarono a proseguire e oggi sono contenta di averlo fatto”. Anche lei, comunque, fu “vittima” di una delle battute cattive di Vianello. “Ero incinta ma non l’avevo detto a nessuno – racconta – Avevo le nausee e quando c’erano gli stacchi pubblicitari correvo in bagno a vomitare. Lui se ne accorse e mi chiese: ‘Ha preso un virus?’. Gli risposi: ‘Raimondo, sono incinta’. E lui: ‘Ma lo sa chi è il padre?'”.

Oggi, conclude Casalegno, è a un punto di crescita della sua vita: “Ho fatto quattro anni di analisi che consiglio a tutti. Oggi la mia priorità è trovare la serenità e non è poco”.