Cronaca

Valanghe, quattro morti e un ferito grave tra Alto Adige e Valle d’Aosta. L’assessore Caveri: “Sconcertante che si ignorino i bollettini”

Quattro persone persone morte e una ferita gravemente tra Alto Adige e Valle d’Aosta. Una valanga questa mattina ha travolto un gruppo di sette scialpinisti in Vallelunga, vicino al passo Resia (Bolzano). Il distacco della massa di neve si è verificato a circa 2.700 metri di quota sulla Cima Tiergartenspitz e ha investito il gruppo di escursionisti, tutti altoatesini. Due scialpinisti sono rimasti sepolti dalla neve e sono stati recuperati dal soccorso alpino solo morti. Il ferito è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Bolzano. Secondo le prime informazioni, si tratta di persone della zona. Sul posto è anche intervenuto il Sagf (Scuola alpina della Guardia di Finanza) di Silandro.

I soccorsi – In mattinata sono stati individuati nella zona dello Chateau des Dames, montagna della Valtournenche i corpi senza vita dei due scialpinisti torinesi dispersi da sabato. I cadaveri, sepolti da circa tre metri di neve, sono nel vallone dove nella notte è stata scoperta una valanga. Non risultando ulteriori dispersi in zona. Sul posto i militari del Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia e i tecnici del Soccorso alpino valdostano. La valanga che ha travolto i due scialpinisti ha uno sviluppo di 800 metri e un fronte di 500. L’area dove erano sepolti è a circa 2.350 metri di quota ed è stata circoscritta grazie all’individuazione di alcuni indumenti tecnici persi dalle vittime. I corpi, distanti 50 metri l’uno dall’altro, sono poi stati trovati grazie ai segnali dell’apparecchio Artva, per la ricerca di persone sepolte, di cui entrambi erano dotati. Le ricerche erano partite verso le 21 di sabato, quando alcuni amici hanno fornito ai soccorritori una foto scattata alle 10 del mattino dai due scialpinisti poco sotto Cervinia, dove inizia l’itinerario per lo Chateau des Dames (3.488 metri). L’allarme per il mancato rientro era stato dato intorno alle 19, senza però fornire dati precisi sul luogo scelto per l’escursione. Una volta riconosciuta la zona grazie alla foto, sul posto è stata trovata la loro auto e sono iniziate le ricerche. La grande valanga nel canalone è stata così individuata solo in serata. Visto il forte pericolo di ulteriori distacchi e la vastità della zona da perlustrare, le operazioni sono state sospese verso mezzanotte e sono riprese stamane all’alba.

Le vittime – Le due vittime sono state identificate: Gabriele Del Carlo, 39 anni, consulente per la mobilità, storico attivista del Bike Pride Torino e ha fatto parte dello staff dell’assessorato comunale alle Infrastrutture, trasporti e mobilità durante la giunta Appendino. Velio Coviello aveva 38 anni ricercatore dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr, si era occupato anche del problema del ritiro dei ghiacciai.

La valanga per distacco spontaneo – È stato un distacco spontaneo, quindi non provocato dal passaggio di altre persone, a causare la valanga. La grande slavina si è staccata centinaia di metri più in alto rispetto al luogo del ritrovamento (quota 2.350 metri). Considerato il momento della partenza dei due scialpinisti, tra le ore 9 e le ore 10, e l’esposizione Est del versante, è probabile che il distacco sia avvenuto tra le 11 e le 12, mentre erano in fase di salita. Le salme dei due scialpinisti sono state portate a Cervinia.

La polemica – “È sconcertante che ci siano scialpinisti che disattendono i bollettini che indicano pericolo, esponendo i soccorritori a rischi per salvataggi assai costosi per la comunità, spesso purtroppo solo per recuperare le salme di chi è stato vittima della propria imprudenza” scrive in un tweet Luciano Caveri, assessore regionale della Valle d’Aosta agli Affari europei, innovazione, Pnrr e politiche nazionali per la montagna. Oltre alla valanga sullo Chateau des Dames, in Valtournenche sabato altre due slavine hanno coinvolto tre gruppi di scialpinisti in Valle d’Aosta, senza fare feriti (solo una donna francese di 58 anni è stata portata in ospedale per accertamenti). “Le escursioni e le discese fuori pista richiedono esperienza e prudenza“, si legge nel bollettino valanghe di ieri. Viste anche le nevicate registrate – da 40 a 60 cm sopra ai 2.300 metri di quota – nelle zone di confine con Svizzera e Francia, compresa l’area dello Chateau des Dames, il pericolo valanghe era 4-forte al di sopra del limite del bosco, 3-marcato al di sotto, e per oggi è stabile.