Cronaca

Sicilia, l’assessore alla Legalità di Pachino arrestato mentre intasca una mazzetta da 25mila euro in flagranza di reato

L’assessore alla Trasparenza e alla Legalità arrestato, subito dopo aver intascato una mazzetta da 25mila euro. È quello che è successo a Pachino, in provincia di Siracusa. L’arresto in flagranza di reato con l’accusa di concussione è scattato per Aldo Russo, vicesindaco e assessore del comune siciliano, esponente di Diventerà Bellissima, il movimento del ministro Nello Musumeci. Con lui è finito in manette Giuseppe Dimartino, 68 anni, ex funzionario comunale in pensione.

Nell’inchiesta è stata decisiva la collaborazione della vittima, un imprenditore di Pozzallo, come sottolineano gli investigatori della Polizia di Stato, coordinati dalla procura di Ragusa, guidata dal procuratore Fabio D’Anna. Secondo le indagini, nel 2020 l’imprenditore aveva chiesto all’Ufficio tecnico del comune di Pachino un permesso a costruire per la realizzazione di un immobile. La concessione, dopo due anni, aveva ottenuto il parere favorevole dall’ufficio. Il passaggio successivo era la sua approvazione in una seduta del consiglio comunale fissata per aprile.

A quel punto, secondo l’accusa, l’imprenditore ha ricevuto una richiesta di incontro da parte del vicesindaco di Pachino “finalizzata ad ottenere una somma di denaro per definire in maniera favorevole la sua pratica in quanto, a suo dire, alcuni consiglieri non erano d’accordo a deliberare favorevolmente“. E quindi Russo si sarebbe offerto per convincere la maggioranza a votare a favore della richiesta di permesso a costruire. In cambio chiedeva 25mila euro. L’imprenditore, però, ha avvertito la polizia: subito dopo il passaggio di denaro, dunque, sono arrivati gli agenti della Squadra mobile di Ragusa.