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Bimbi dell’asilo obbligati a mettere a posto i giochi prima di andare a casa, lo sfogo di una mamma è virale: “Faccio sempre tardi”

La scuola non è un posto dove imparare solo le tabelline e le date di storia, ma anche un luogo che deve accompagnare il bambino nella maturazione personale e nella responsabilizzazione. Rispettare gli altri e ciò che ci circonda è un insegnamento molto importante che in un asilo nido è stato deciso di impartire facendo mettere a posto i giochi e sistemando l’aula ai bambini, prima di rientrare a casa.

L’iniziativa, condivisa da tutti, ha però messo in difficoltà una mamma, che ogni pomeriggio è costretta ad aspettare la propria figlia, che non è mai pronta per uscire da scuola essendo ancora intenta a pulire l’aula. Questo porta la mamma a fare spesso tardi ad appuntamenti pomeridiani. “Ho provato a spiegare alla maestra che sono molto impegnata e ho chiesto la possibilità di far fare a mia figlia attività che non richiedano tanto tempo per mettere a posto, ma non sempre se lo ricordano e io sono sempre in ritardo”, ha spigato la mamma. Se all’inizio le cose sembravano aver trovato un equilibrio, a seguito di un “incidente” le cose sono degenerate, scatenando un vero e proprio battibecco con la maestra della piccola, che è poi sfociata in uno sfogo della donna sul web, approdando poi anche in tv.

“Mia figlia ha due anni e l’insegnante, Sasha, è sempre molto gentile nei suoi confronti e nei miei. Sono d’accordo che mia figlia pulisca il disastro che combina durante il giorno, ma spesso quando arrivo scopro che mia figlia è ancora in alto mare nella fase di pulizia. Così ho iniziato a mandare dei messaggi alla maestra per avvertirla che dopo qualche minuto sarei arrivata e le cose sembravano funzionare. Ho iniziato a trovare mia figlia con la giacca e pronta a venire via, ma qualcosa purtroppo è andato storto. Un accordo che funzionava fin quando non ho iniziato a fare tardi…”.

Pare che la scintilla che ha fatto scoppiare l’incendio fra le due donne, sia stato un ritardo della madre che, presa da un impegno urgente, ha dimenticato di avvisare la maestra e, una volta arrivata all’asilo, trovando la figlia ancora intenta a pulire e ha cercato di convincerla ad andare via prima che il lavoro fosse concluso: “Avevo problemi anche con la macchina che non partiva e dovevo fare molte cose quel pomeriggio, così ho chiesto a mia figlia di andar via”. Un gesto che non è minimamente piaciuto alla maestra, che ha insistito perché la bambina finisse di pulire prima di andarsene, ignorando le richieste della madre, che ha quindi deciso di prendere la bambina e di portarla via comunque: “Siamo già in ritardo, non possiamo mancare a questo appuntamento“, ha dello la donna prendendo la bambina e portandola via.

Presa dagli impegni pomeridiani, la mamma non si è resa conto dei messaggi ricevuti dalla maestra Sasha sul suo cellulare, della quale ha preso visione una volta rientrata a casa la sera tardi:” La tua scarsa pianificazione nella vita non significa che puoi infrangere le regole della scuola. Mini la mia autorità! Questo è un avvertimento, che non accada più” ha scritto con tono aggressivo la maestra. “Un atteggiamento che ho trovato ridicolo” ha replicato la madre sul Web.

Il battibecco fra la maestra e la mamma hanno reso la discussione virale in poco tempo, e la notizia è stata anche riportata dai media. Molti si sono schierati in difesa della madre, concordando che seppur quella della maestra sia una lezione importante da impartire, questa non dovrebbe minare gli impegni lavorativi dei genitori, e che quindi il tempo delle pulizie andrebbe gestito meglio:” Ho circa sette anni di esperienza all’asilo nido. Il gioco è da effettuare la mattina o nel primo pomeriggio. Dopo le 4.30 (o le 5.00, a seconda di quando inizia l’orario per tornare a casa) i bambini devono fare cose tranquille come leggere un libro. Cose che puoi riporre velocemente e andar via. Questa è una cattiva gestione del tempo da parte dell’asilo” scrive un utente a favore della madre. Altri, più indignati, sono arrivati a definire l’atteggiamento dell’insegnante “Un abuso di potere“.