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Jannik Sinner sempre più in alto: batte Fritz, è in semifinale a Indian Wells. Di fronte c’è (ancora) Alcaraz

Per la prima volta in 47 anni un azzurro arriva in semifinale nel Masters 1000 californiano

Mattoncino dopo mattoncino, Jannik Sinner continua a costruirsi la sua scalinata verso la vetta del tennis mondiale. Lo fa in silenzio, lontano dalle attenzioni della massa, intenta più a speculare sulle difficoltà di Matteo Berrettini. Intanto Sinner scrive un’altra pagina di storia della racchetta italiana: per la prima volta in 47 anni un azzurro arriva in semifinale a Indian Wells. L’altoatesino firma questo nuovo record battendo Taylor Fritz, il campione uscente del torneo californiano e numero 5 al mondo. Uno scalpo pesante, ottenuto per di più in un Masters 1000. Adesso in semifinale c’è l’incrocio con Carlos Alcaraz, numero uno del seeding: la sfida tra i due ragazzini terribili è solo agli arbori, ma è già diventata un cult.

Sinner si è imposto con il punteggio di 6-4, 4-6, 6-4 in due ore e 19′ di gioco, conquistando la sua seconda semifinale in carriera in un Masters 1000 (dopo Miami). Nervi saldi e un gioco in crescita hanno permesso all’azzurro di avere alla meglio di un altro Top 5. È la terza volta in sei incontri che batte un giocatore che si trova nelle prime cinque posizioni della classifica Atp. Un ottimo segnale per un Sinner che prima di questa striscia aveva perso tutte le 13 gare giocate appunto con un Top 5. È il segno appunto di una crescita costante, seppure rallentata da qualche caduta. La classifica adesso conta poca, ma intanto l’altoatesino rivede la Top 10: è virtualmente numero 11 del mondo in base alle proiezioni in tempo reale della classifica mondiale dell’Atp.

“Taylor mi aveva battuto qui due anni fa, sono felice della vittoria. Nel secondo set ha cominciato a muovermi un po’ di più, abbiamo uno stile abbastanza simile, cerchiamo di essere aggressivi da fondo. Nel terzo ho cercato di variare di più, poi l’ultimo game, quando devi servire per chiudere, è sempre difficile. Sono contento di essere riuscito a giocare aggressivo – ha raccontato Sinner – Sicuramente aiuta, hai più tempo per recuperare. In ogni caso io tendo a recuperare abbastanza velocemente“.