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Madonna di Trevignano, Gisella Cardia si mostra in sedia a rotelle: “Vive la passione di Cristo, sente sul suo corpo stimmate, frustate e i dolori della corona di spine”

Erano stati dei fedeli, qualche giorno fa, a raccontare della sofferenza improvvisa, con l’avvicinarsi della Pasqua, di Gisella Cardia, la sedicente veggente di Trevignano Romano, il piccolo comune del Lazio sconvolto da qualche tempo da presunte apparizioni della Madonna. In collegamento con Pomeriggio Cinque, programma in onda sulla rete ammiraglia Mediaset, questo gruppo di persone ha dichiarato infatti nei giorni scorsi che la donna di origini siciliane vivrebbe sul suo corpo “la passione di Cristo” con “stimmate, frustate, dolori e i segni della corona di spine”. Il condizionale, in questa situazione particolare, è sempre d’obbligo anche perché il vescovo della Diocesi di Civita Castellana, Monsignor Marco Salvi, vuole vederci chiaro e sta formando una commissione per indagare su quanto accade nel piccolo comune sulle sponde del lago di Bracciano.

Ora, però, è proprio la diretta interessata a raccontare di questa sua sofferenza quaresimale che culminerebbe con la Settimana Santa, quella in cui, secondo il Vangelo, Gesù Cristo avrebbe subito le più atroci sofferenze prima della morte e della sua resurrezione. La sedicente veggente, infatti, nel corso della puntata di Mattino Cinque News andata in onda mercoledì 15 marzo, si è presentata su una sedie a rotelle nel punto in cui da ormai qualche tempo si ritrova con i fedeli per pregare davanti alla statua Vergine “piangente”. “Qualcuno mi ha chiesto di spiegare perché oggi sono su una carrozzella – ha detto la donna che sostiene di parlare con la Madonna – so che in molti di voi avevano già pensato al Covid, ma in realtà il motivo è un altro. In effetti non è il Covid che mi porta qui è molto altro. Chiedo scusa a tutti per questo – continua la donna – perché sapete che non è mia abitudine, ma il motivo per cui io sono seduta è che qui ci sono un po’ di sassi e mi danno fastidio. Non riesco a camminare bene per via della Pasqua, diciamo così”, facendo, quindi, riferimento proprio alle stigmate che le sarebbero compare sui piedi e sulle mani in questo periodo quaresimale.