Diritti

“Home”, il cortometraggio di Save the Children sui bambini rifugiati: “Speriamo che spinga a immedesimarsi nelle loro storie”

È ispirato alle esperienze reali delle bambine e dei bambini con cui Save the Children lavora ogni giorno, ‘Home’, il cortometraggio che racconta lo stato d’animo dei piccoli rifugiati lanciato a un anno dall’inizio della guerra in Ucraina dall’organizzazione e dallo studio d’animazione Aardman Animations, vincitore del premio Oscar e autore di film cult come ‘Wallace & Gromit’, ‘Shaun, vita da pecora’ e ‘Morph’. Il lavoro, firmato dal regista Peter Peake, mostra cosa significa vivere separati dagli amici, dalla famiglia e dalla scuola e trovarsi da un momento all’altro in un ambiente nuovo e sconosciuto, ma celebra anche la possibilità che questi bambini hanno di accogliere nuovi amici e di conoscere culture diverse.

Il prezzo pagato dai bambini – Anche questo fa parte del pesante tributo pagato dai bambini in un anno di guerra, raccontato di recente nell’ultimo report di Save the children e che parla di 438 bambini uccisi e 851 feriti. Diverse, infatti, le storie che hanno ispirato il corto, come quella di Noura, 12 anni, siriana: “Siamo rifugiati, ma siamo orgogliosi. Non siamo finiti qui perché lo volevamo, ma perché abbiamo dovuto farlo. Se avete un rifugiato vicino a voi, penso che dovreste cercare di accoglierlo”.

Il corto sui piccoli rifugiati – La storia di “Home” è raccontata senza dialoghi, in modo che il messaggio sia accessibile a bambini e adulti di tutte le età, ovunque. “Un piccolo cerchio arancione che arriva in una nuova scuola in un mondo interamente viola abitato da personaggi triangolari viola. Il cerchio arancione si sente subito fuori posto – racconta Save the children – in difficoltà con la lingua e il nuovo cibo, ma grazie all’amicizia che sboccia con un compagno di scuola, il cerchio inizia a sentirsi accolto e accettato. A mano a mano che ciò accade, piccole esplosioni di arancione iniziano a comparire nell’ambiente viola, elevando il paesaggio a un ambiente più ricco, caldo e diversificato”. Il film mostra poi diversi personaggi di tutte le forme e tonalità, trasformando il tutto in un mondo pieno di energia e di colori.

Il regista: “Speriamo che spinga a immedesimarsi in questi bambini” – Il cortometraggio dura quattro minuti e nasce con l’obiettivo di sostenere i milioni di bambini costretti a lasciare le loro case a causa della violenza, non solo in Ucraina, ma anche in Paesi come Afghanistan, Yemen e Siria. “L’animazione è un mezzo straordinario per esprimere idee che altrimenti sarebbero difficili da comunicare – spiega Peter Lord, cofondatore e direttore creativo di Aardman – e noi speriamo che il film incoraggi i bambini di tutto il mondo a immedesimarsi in alcuni loro coetanei che potrebbero vivere un’esperienza simile”.