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Conte a Dimartedì: “Che ci è andata a fare Meloni in Ucraina? Qui non c’è un mandato parlamentare, cosa sta promettendo?”

Giorgia Meloni in Ucraina? Va bene andare a Kiev e incontrare Zelensky, ma tutto dipende da cosa ci è andata a fare. Se è andata a promettere nuove armi, visto che ora addirittura stiamo già parlando di jet e di batterie missilistiche a lunga gittata, ricordo che qui non c’è un mandato parlamentare. Venga allora a discuterne con noi in Parlamento. Cosa sta promettendo?”. Così a Dimartedì (La7) il leader del M5s Giuseppe Conte commenta l’incontro a Kiev tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Conte si pronuncia anche sull’operato del governo Meloni: “Io ho l’impressione che siamo ritornati a un governo tecnico e questo mi sorprende molto. Io mi pongo nei panni di un elettore di destra che ha votato la Meloni: finalmente abbiamo un governo politico, non ne potevamo più dei governi tecnici. Meloni ha detto che avrebbe battuto i pugni sul tavolo in Europa, ha parlato di patrioti, ha promesso di difendere l’interesse nazionale. Ma scusate, non era l’Europa la cattiva matrigna? Qui mi sa che la matrigna ce l’abbiamo in casa. Ed è Giorgia Meloni”.

Dissente il direttore di Libero, Alessandro Sallusti, che difende le scelte di austerity dell’esecutivo guidato da Meloni, come quella sul Superbonus.
Conte ribatte: “Se avessi avuto lo stesso coraggio della Meloni, noi ora saremmo un paese disastrato e non ci saremmo più ripresi per 10 anni. Se non fossimo intervenuti con coraggio in Europa a superare l’austerità e a cambiare verso, non avremmo salvato il tessuto sociale e produttivo italiano e non saremmo cresciuti. Adesso abbiamo una premier dell’austerità. Va benissimo, però avrebbe dovuto dirlo in campagna elettorale“.