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Aggressione davanti al liceo di Firenze, il consiglio regionale approva una mozione di condanna. Lega e Fdi non votano

La protesta del consigliere dem Melio: "Una vergogna che non abbiano preso le distanze dall'accaduto". I partiti di opposizione hanno scelto di non votare la testo che parlava di “episodi di squadrismo”, derubricando quanto accaduto davanti all’istituto di Via della Colonna a semplice “rissa”

Il consiglio regionale della Toscana si aggiunge alle voci istituzionali che negli ultimi giorni hanno espresso la loro solidarietà nei confronti degli studenti del Collettivo Sum aggrediti davanti al liceo Michelangiolo, a Firenze. Ma l’approvazione non è stata all’unanimità: nell’assemblea di Palazzo Panciatichi la Lega si è astenuta, mentre Fratelli d’Italia non ha partecipato al voto. Per le violenze davanti alla scuola sono indagati dalla Procura – dopo un’informativa della Digos – sei attivisti della formazione di destra ed estrema destra Azione Studentesca.

La decisione del Carroccio e di Fdi di non sostenere il testo in discussione ha suscitato le proteste del centrosinistra. “Chiedevamo di prendere distanza dalle aggressioni – commenta il consigliere Pd Iacopo Melio – E’ una vergogna che da Lega e FdI non sia ancora arrivata una ferma condanna”. I partiti di opposizione hanno scelto di non votare la mozione che parlava di “episodi di squadrismo”, derubricando quanto accaduto davanti all’istituto di Via della Colonna a semplice “rissa”. L’atto impegna la Giunta toscana ad “attivarsi nelle sedi opportune”, affinché “vengano assunti tutti i necessari provvedimenti atti a garantire la libertà e l’incolumità degli studenti toscani”. Preoccupata per il “clima di odio e violenza” che si respira in città, l’assemblea chiede che sia il governo nazionale, in primis, “a condannare fermamente quanto accaduto”. Condanna che, come ribadito più volte dagli studenti anche nel corso della manifestazione del 21 febbraio alla quale hanno partecipato almeno 2mila persone, non è mai arrivata da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Dal Partito democratico ribadiscono come, sia a livello nazionale che a livello regionale, il principale partito di governo si sia limitato per il momento a denunciare “la violenza in generale e a priori”, senza però voler riconoscerne la matrice politica. “Che dire -, scrive ancora su Facebook Melio – ancora una volta la destra si dimostra incapace di condannare all’unanimità il fascismo e lo squadrismo, ma soprattutto di dissociarsi in modo fermo e deciso dall’orrore che in qualche modo li riguarda comunque”.

La lettura dell’opposizione toscana è stata ribadita in aula da Francesco Torselli: il capogruppo di Fdi ha presentato una mozione (bocciata, ma votata anche dalla Lega) in cui si definiva quanto accaduto come una “violenta rissa” sulla quale “risultano ancora in corso le indagini da parte degli organi competenti”. Durante il suo intervento Torselli ha sottolineato che durante il “corteo antifascista, promosso dalla sinistra cittadina si sono verificati una serie di episodi fortemente deprecabili e violenti“. Il documento di Fdi esprimeva una “convinta condanna di qualsivoglia forma di violenza come strumento di lotta politica”. Infine, chiedeva al presidente della Regione Eugenio Giani di “promuovere un incontro con i rappresentanti degli studenti delle scuole fiorentine e toscane, finalizzato a ritrovare un clima di armonia e rispetto reciproco dopo i fatti violenti degli ultimi giorni”. Invito che, forse, non sarà facile da far digerire ai giovani studenti fiorentini scesi in piazza.