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Affitti troppo cari in Portogallo: ora lo Stato compra le case abbandonate. Addio a golden visa e licenze (anche per Airbnb)

Il costo dell'affitto nel Paese è ormai un problema sociale. Il premier Costa ha quindi presentato un piano che prevede incentivi e mutui agevolati, e in cui lo Stato stesso diventa locatore di immobili da subaffittare a prezzi accessibili. Finisce anche la misura che aveva attratto stranieri ricchi in cambio di permessi di soggiorno. E gli affitti a lungo termine, e non quelli a breve, saranno agevolati dal punto di vista fiscale

Il piano resterà aperto alla consultazione pubblica per un mese e ha destato subito interesse, ma c’è chi teme che produca l’aumento dei contratti in nero e dell’evasione fiscale. Quel che è certo, è che il progetto del governo Costa rappresenta una rivoluzione per il mercato immobiliare portoghese, dove gli affitti ormai alle stelle stanno diventando uno dei problemi sociali più gravosi. Il nuovo pacchetto legislativo da 900 milioni di euro per le politiche abitative prevede mutui agevolati per le famiglie in difficoltà e sostegni statali fino a 200 euro mensili alle famiglie fino a 2.700 euro di reddito complessivo lordo che spendano più del 35% del proprio reddito per pagare l’alloggio. Nel piano sono contemplati anche scenari in cui sia lo stesso Stato a prendere in affitto l’immobile per poi subaffittarlo a prezzi accessibili, oppure casi in cui lo stato paghi l’affitto al posto degli inquilini morosi.

Altre misure cercano poi di ricondurre sul mercato immobiliare i numerosi edifici abbandonati (sono oltre 700mila in tutto il paese, circa 50 mila solo a Lisbona), incentivandone la vendita allo Stato con forti sgravi fiscali sul ricavato, oppure finanziandone il restauro per poi obbligare i proprietari ad affittarli. Per i locatori sarà anche più difficile, nel passaggio da un contratto a un altro, alzare troppo i prezzi al di là di un normale aggiornamento al tasso d’inflazione.

Per combattere gli effetti dell’internazionalizzazione del mercato immobiliare portoghese è prevista inoltre l’abolizione dei golden visa (ovvero la naturalizzazione nel Paese in cambio di investimenti), che avevano attratto stranieri ricchi in cambio di permessi di soggiorno; mentre, per evitare la fuga dei proprietari sul mercato del turismo e dei contratti di locazione breve, il governo bloccherà le nuove licenze in tutte le aree urbane – anche per Airbnb – e applicherà ulteriori sgravi fiscali a chi sposta l’immobile sul mercato dei contratti di lunga durata. Il piano illustrato dal premier Costa, affiancato dal ministro delle Finanze Fernando Medina (già sindaco di Lisbona) e dalla nuova ministra per le Politiche abitative Marina Gonçalves, ha già innescato la protesta degli impresari del settore della locazione breve, che hanno addirittura annunciato una serrata durante la prima settimana di agosto, quando a Lisbona si svolgerà la Giornata mondiale della gioventù ed è previsto l’arrivo di almeno un milione di pellegrini per vedere il Papa.