Calcio

Domeniche Bestiali – Gesto dell’ombrello, gesto figurato della volgarità, gesti “burloni”: le squalifiche più assurde del week end

La rubrica del giovedì con il bestiario di ciò che accade nelle serie minori del pallone italiano (e non solo). Le perle nei comunicati della giustizia sportiva regionale, quelle dei calciatori in campo e dei giornalisti in tribuna stampa

Comprensione. Nelle domeniche bestiali è qualcosa di molto molto difficile da trovare: toni alti, irragionevolezza d’ordinanza, frastuono di sottofondo e diventa difficile capire o interpretare. Perciò può essere utile esprimersi a gesti… col rischio di farsi trascinare e che quei gesti diventino gestacci. Perché l’equivoco è sempre dietro l’angolo e l’ironia potrebbe essere presa seriamente creando effetti spropositati ed esilaranti. Per questo può intervenire la tecnologia: per far chiarezza. Anche se pure in questo caso gli effetti possono essere imprevedibili.

GESTI: OMBRELLO
Sarà stato il freddo che rende faticoso pure parlare, sarà stato il fragore degli spalti ma in questa settimana la gestualità è stata una componente importante delle domeniche bestiali. È accaduto a un giovane della Praese 1945, Under 17 Liguria, squalificato per tre gare perché “a gioco fermo e con fare minaccioso, si avvicinava al ddg ed, in seguito al suo richiamo, lo applaudiva ironicamente, facendo il c.d. ‘gesto dell’ombrello’ e continuando con espressioni gravemente irriguardose, fino ad augurargli la morte, ingiuriose e contro la sua famiglia”.

GESTI: FIGURATI (?)
È accaduto anche in Campania, per Aniello Scudo dell’Ottaviano, Promozione, squalificato per quattro gare: “Dopo la segnatura della rete da parte della società avversaria, prima del fischio della ripresa del gioco, si voltava verso i componenti della squadra avversaria e riferiva loro frasi oltremodo volgari ed accompagnava le parole con il gesto figurato della volgarità. Allontanato dal DDG si rivolgeva allo stesso mimando il gesto di volergli dare un pugno o schiaffo”. Quale sia “il gesto figurato della volgarità” ci incuriosisce ma non troppo.

GESTI: IL BURLONE
Fine del trittico in Seconda Categoria toscana, con due mesi di squalifica per un dirigente de Il Romito, Michele Chiarugi perché “entrava in campo per soccorrere un calciatore e, simulando l’involontarietà del gesto, con la borraccia senza chiusura bagnava il D.G. ed un calciatore avversario”.

L’EQUIVOCO
Accade che una pagina social satirica storica alleata di questa rubrica, “Calcio, nebbia e Tavernello”, così com’è nel suo spirito per fare gli auguri a un calciatore di Prima Categoria, Ferroni della Tagliolese, scriva che in passato ha rifiutato offerte faraoniche di Rubin Kazan e Besiktas pur di restare con quella squadra. Accade che un giornale utilizzi il post come fonte autorevole e ricordi (dandola per vera) come effettivamente in passato Ferroni abbia rifiutato rubli e lire turche. Hanno scritto pure che il Covid è uscito da uno spogliatoio di terza categoria. A occhio qualcuno che prenda per buona pure questa c’è.

PIZZA
Era già accaduto in Europa League, ora le immagini sono ancora più belle: un motorino che entra fino a bordo campo durante il derby londinese (uno dei tanti) tra Leyton Orient e Wimbledon. Uno scooter rosa con le pizze sul retro che percorre la linea laterale nella pausa tra primo e secondo tempo, da consegnare allo staff. Bello. Anche se a pensare che nei campi dilettantistici abruzzesi fanno gli arrosticini allora non c’è paragone.

AGGIORNAMENTI SETTIMANALI SULLE ATTIVITÀ DEL DIBU
Non ci sono aggiornamenti, però apprendiamo che è in corso di sperimentazione l’utilizzo della body cam nel calcio… chiediamo a gran voce che uno degli sperimentatori sia il nostro eroe, Dibu.