Cronaca

Le caselle di posta di Libero e Virgilio tornano a funzionare, Italiaonline: “Analizzeremo possibili indennizzi”. Cosa ha detto la società

La società che gestisce le caselle di posta inaccessibili per giorni ha fatto sapere che "si è trattato di un bug". Intanto però Assoutenti ha decido di costituire un Comitato utenti vittime, chiedendo "risarcimenti"

Dopo quasi una settimana di down, nella serata di sabato 28 gennaio, le caselle di posta Libero Mail e Virgilio Mail sono tornate attive. Come ha comunicato Italiaonline, oltre all’accesso via webmail, cioè sui portali online di Libero e Virgilio, è stato ripristinato anche l’accesso tramite App per tutti gli utenti Android, mentre “non è ancora completo per gli utenti iOS”. Le mail arrivate sulle caselle nei giorni di down, “saranno recapitate progressivamente a seconda del comportamento dei provider di posta che hanno gestito il traffico delle e-mail”. Intanto cresce il fronte dei consumatori, oltre 9 milioni gli utenti italiani, che chiedono un risarcimento per il disservizio. La società, in merito, rispondendo ad alcune delle domande più frequenti, ha fatto sapere che “una volta chiuso l’incidente, saranno analizzate casistiche e modalità di indennizzo per il disservizio e i disagi subiti”.

Le rassicurazioni di Italiaonline – La società che gestisce, tra le altre cose, anche le caselle mail di Libero e Virgilio, ha fatto sapere che si è trattato di un “bug del sistema operativo” che ha “determinato un malfunzionamento dello storage” e, di conseguenza, “delle caselle di posta”. Il motivo dei tempi lunghi di rimessa online, ha spiegato ancora l’azienda, sono stati condizionati “da due fattori”: “quando si manifesta un bug nuovo in un sistema innovativo non c’è un libretto di istruzioni – si legge nel comunicato di Italiaonline – ma occorre fare affidamento su chi ti ha venduto la tecnologia e cercare di imparare dall’esperienza”, inoltre, spiegano ancora, “non potevamo permetterci di fallire nel tutelare i dati, perché sono la nostra forza e il nostro bene più prezioso”.

Per quanto riguarda l’arrivo delle mail inviate alle caselle nei giorni di down, fa sapere ancora Italiaonline, a partire dalle ore 16 del 23 gennaio, chi ha provato a inviare mail agli indirizzi di Libero o Virgilio ha ricevuto un “messaggio di mancato recapito”. La ricezione a posteriori dipende “dai provider di posta che hanno gestito il traffico delle e-mail in entrata su Libero mail e Virgilio Mail una volta ricevuto il nostro messaggio di mancato recapito”. Gli scenari, quindi, variano a seconda delle configurazioni tecniche di ciascun provider. “Di norma – scrive ancora Italiaonline – queste configurazioni dovrebbero consentire il re-invio in automatico in caso di problematiche. Tuttavia non tutti i servizi di spedizione di posta seguono le medesime procedure”.

Nessun rischio, invece, rassicurano, di un attacco hacker. I dati, quindi, “sono sempre rimasti nella disponibilità di Italiaonline e sono stati conservati, per le funzionalità del servizio, sempre nella loro integrità e in massica sicurezza”.

Il Comitato utenti vittime – Per quanto riguarda gli indennizzi, Italiaonline fa sapere che, chiuso l’incidente, “saranno analizzate casistiche e modalità di indennizzo per il disservizio e i disagi subiti”. Intanto però Assoutenti ha annunciato la costituzione di un Comitato utenti vittime libero-libero plus-virgilio. Lo scopo, ha spiegato il vicepresidente Gabriele Melluso, è quello di “tutelare gli interessi dei 9 milioni di italiani coinvolti nel disservizio e avviare la richiesta di un tavolo di conciliazione e le iniziative legali del caso”. “Nello specifico vogliamo avviare un tavolo negoziale per concordare i risarcimenti in caso contrario siamo pronti a intentare una vera e propria class action contro Italiaonline, società che gestisce i servizi di Libero, libero plus e Virgilio, volta a far ottenere un equo risarcimento a tutti quegli utenti che, tra domenica e fino a quando non cesserà il disservizio, non sono riusciti ad accedere a mail personali o di lavoro, gestire appuntamenti o richieste e leggere comunicazioni importanti, per l’evidente danno morale e materiale subito”, ha aggiunto.