Calcio

Paganese-Casertana, arrestati 9 ultras per gli scontri nel pre-partita: sono ai domiciliari

La procura di Nocera inferiore ipotizza a vario titolo per i reati di possesso e lancio di oggetti contundenti e fumogeni, resistenza a pubblico ufficiale, rissa, devastazione e altri. Sono anche accusati dell’incendio di un pullman, danneggiamento di un edificio nonché il ferimento di uno dei carabinieri. La Casertana: "Assalto premeditato, poteva finire in tragedia"

Gli scontri, il bus andato a fuoco e il corpo a corpo nel centro di Pagani hanno portato ai primi 9 arresti di ultras in flagranza differita. Si tratta di 7 tifosi della Paganese e due della Casertana, alcuni dei quali già colpiti in passato da Daspo. Nei loro confronti la procura di Nocera inferiore ipotizza a vario titolo per i reati di possesso e lancio di oggetti contundenti e fumogeni, di resistenza a pubblico ufficiale, rissa, devastazione e altri.

Sono anche accusati dell’incendio di un pullman di tifosi della compagine casertana, il conseguente danneggiamento di un edificio e di plurimi beni nell’area circostante, nonché il ferimento di uno dei carabinieri intervenuti a presidio dell’ordine pubblico. Gli incidenti sono scoppiati lungo il percorso per raggiungere lo stadio “Marcello Torre” di Pagani, in occasione dell’incontro di calcio Paganese-Casertana, big match del girone G di Serie D. I magistrati hanno disposto gli arresti domiciliari, in attesa della fissazione dell’udienza di convalida dell’arresto.

Quanto avvenuto a Pagani ha portato il Viminale a studiare una nuova reazione, dopo il pugno duro usato contro gli ultras di Roma e Lazio. A quanto apprende Ilfattoquotidiano.it, sul tavolo del ministro Matteo Piantedosi ci sono due ipotesi legati a prevenzione e punizione: da un lato i “Daspo di curva” con trasferte vietate molto a lungo e dall’altro l’obbligo di giocare in campo neutro per le società i cui tifosi si sono resi autori di scontri e violenze.

Intanto non si spengono le polemiche e la rabbia a Caserta. Dei 150 tifosi rossoblù arrivati a Pagani una buona metà, impaurita e sotto choc, è tornata a casa senza assistere alla gara e ora aspetta che “la Paganese, come è giusto che sia – dice Massimo Vecchione, responsabile marketing della Casertana – rimborsi i biglietti a coloro che non per loro colpa non hanno assistito al match”. La Paganese, ha aggiunto “dopo aver condannato quanto accaduto, avrebbe già dovuto risolvere il problema, per rispetto dei tifosi e dei loro sacrifici”. Ad avviso della Casertanta, quanto accaduto a Pagani è stato “un assalto premeditato che poteva finire in tragedia”.