Scuola

Studente suicida a Roma, a processo un professore con l’accusa di “abuso dei mezzi di correzione”

Secondo quanto riportato da Repubblica, al docente sono contestati i metodi utilizzati in classe nei confronti dell'alunno. A sostegno della tesi dell'accusa le testimonianze di alcuni compagni di classe

A processo il professore di uno studente 17enne morto suicida. L’accusa è quella di “abuso di mezzi di correzione aggravato dalla morte” e la prima udienza in Corte d’assise sarà a metà aprile. Il fatto risale a luglio 2019 e il ragazzo frequentava l’istituto magistrale Jean-Jacques Rousseau di Roma.

Secondo quanto riportato da Repubblica, al docente sono contestati i metodi utilizzati in classe: la tesi dell’accusa è che il ragazzo si sentisse preso di mira dal professore. Gli investigatori hanno raccolto le testimonianze di alcuni compagni di classe che parlano di presunte umiliazioni subite in classe dallo studente e che lo facevano stare male. Di questo dovrà rispondere davanti ai giudici l’insegnante.

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