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Emanuela Orlandi, il fratello Pietro al presidio: “Chi sa e non parla è complice. Passo importante l’apertura dell’inchiesta”

Si è presentato con al collo la locandina originale stampata nel 1983, quella che mostra Emanuela Orlandi sorridente e con una fascetta nera sulla fronte come si usava all’epoca, il fratello Pietro al sit in in corso a largo Giovanni XXIII. Sommerso da applausi e abbracci, Pietro ha acconsentito anche alla richiesta di una mamma di posare per una foto con le sue due figlie. Anche loro hanno indossato la fascetta nera come quella che portava Emanuela. “Mi aspetto che si faccia chiarezza una volta per tutte. Mi auguro che vi sia ora la massima collaborazione tra lo Stato italiano e quello Vaticano. Ci stiamo avvicinando alla verità? Ci sono stati periodi che sbattevo la testa al muro perché non mi dava retta nessuno. Adesso vedo che c’è una attenzione importante da parte dello Stato Vaticano perché a sua volta c’è stata attenzione dallo Stato italiano. Forse si è arrivato a capire che non si tratta solo della scomparsa di una ragazza, che è già grave, ma tutto quello che c’è intorno a questa scomparsa. Andrebbero ascoltate tante persone e anche Papa Francesco – ha aggiunto – Francesco ha esortato a dire la verità. Per due papi non c’è più niente da fare, lui sa e può dire la verità”.