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Brady Feigl, il curioso caso dei due giocatori di baseball identici e omonimi: “Non siamo parenti ma ci sentiamo fratelli”

I due hanno scoperto dell'esistenza dell'altro nel 2015: il test del dna, però, ha dato esito negativo

Sicuramente avrete sentito nel tempo la leggenda per cui ognuno di noi avrebbe un proprio sosia al mondo. Un vero e proprio gemello sia nell’aspetto fisico che nel carattere. E la conferma sembrerebbe essere arrivata, con qualche somiglianza in più. A darla il giocatore di baseball, Brady Feigl, il quale ha trovato una persona simile in tutto e per tutto a lui. Un “sosia” non solo per l’aspetto fisico ma che, addirittura, ha lo stesso nome e, proprio come lui, gioca a baseball.

Andiamo con ordine: i due scoprono l’esistenza l’uno dell’altro nel 2015 quando “Brady 1” riceve una telefonata “bizzarra” dalla segretaria del medico che lo aveva operato sei mesi prima, l’ortopedico di fama mondiale John Andrews. “Scusi, signor Brady Feigl, quando si presenta per l’intervento?”, gli chiede la donna. Scherzo del destino, infatti, anche l’altro Brady, il secondo per intenderci, doveva sottoporsi al medesimo intervento: ricostruzione del legamento collaterale ulnare del gomito.

Le “coincidenze” tra i due sono molteplici, entrambi sono giocatori di baseball della Minor League, entrambi con i capelli e barba rossi, stesso nome e cognome, altezza e occhiali da vista. Per questo i Brady’s decidono di affidarsi al test del Dna per verificare qualche connessione biologica. Le uniche differenze tra i due infatti sembrano essere solo la data di nascita e il secondo nome di battesimo: Brady Matthew Feigl è nato il 27 dicembre 1990 a Severn (Maryland) mentre Brady Gregory Feigl è nato il 27 novembre 1995 a St.Louis (Missouri), con una distanza di circa 1400 chilometri.

La somiglianza è talmente importante che pure le rispettive squadre nel 2017 sbagliarono con i tag su Twitter. I Rebels di Ole Miss decisero di fare gli auguri di buon compleanno su Twitter a un Brady Feigl (quello nato nel ’90) che era ovviamente l’altro (ai tempi impegnato con i Frisco Roughriders, in Texas). “Sbagliato Brady Feigl, forse cercavate lui”, rispose all’epoca divertito taggando poi l’omonimo giusto.

E quindi, i due sono parenti? Secondo l’esito del test del Dna no, è solamente un clamoroso caso di omonimia e somiglianza da non attribuire dunque a un legame di sangue.

Da un recente studio ripreso da il Sun, il caso dei Brady non sembrerebbe essere l’unico isolato. Uno studio realizzato ad agosto 2022 su 32 coppie di Cell Reports ha scoperto che le persone simili tra loro senza legami condividono in effetti somiglianze genetiche. Gli scienziati che hanno eseguito il lavoro hanno deciso inoltre di sottoporre le immagini dei doppelgänger a tre diversi programmi di riconoscimento facciale. I due Brady comunque si sentono uniti: “Nonostante tutto, in un certo senso, ci sentiamo fratelli”. E a saperlo prima, probabilmente, avrebbero sostituirsi tra loro alle interrogazioni o nei compiti in classe. Tanto, il nome sul registro, sempre quello era.