Giustizia & Impunità

Mottarone, sospesi per un anno il gestore e il direttore dell’impianto. La decisione del Riesame

Nei giorni scorsi il giudice per le indagini preliminari, Annalisa Palomba, si è riservata sulla richiesta di proroga di indagini presentata lo scorso 12 dicembre dalla procuratrice del Tribunale di Verbania, Olimpia Bossi

Sospensione per un anno per Luigi Nerini, il gestore della funivia del Mottarone, e la sospensione per un anno dall’esercizio della professione per Enrico Perocchio, direttore dell’impianto e dipendente della Leitner. I due sono tra gli indagati per la tragedia in cui 23 maggio 2021 morirono 14 persone. Il tribunale del Riesame di Torino, ha accolto la richiesta della Procura di Verbania. Il provvedimento è stato depositato oggi e fa seguito al rinvio degli atti della Cassazione. Gli indagati possono ancora impugnare davanti alla Suprema Corte. Perocchio e Nerini, arrestati in seguito l’incidente, erano stati scarcerati dal gip Donatella Banci Buonamici che il 29 maggio non aveva convalidato la richiesta di fermo e di misura cautelare. La Procura ricorse allora al Tribunale del Riesame, che il 28 ottobre del 2021 condivise la linea dell’accusa disponendo la custodia cautelare per Luigi Nerini, gestore dell’impianto, ed Enrico Perocchio, direttore di esercizio. Pochi giorni più tardi, l’8 ottobre del 2021, le difese ricorsero in Cassazione contro la decisione del Riesame. Si arriva così al 19 aprile dello scorso anno, quando la Suprema Corte rinviò gli atti al Riesame chiedendo di rivalutare.

Nei giorni scorsi il giudice per le indagini preliminari, Annalisa Palomba, si è riservata sulla richiesta di proroga di indagini presentata lo scorso 12 dicembre dalla procuratrice del Tribunale di Verbania, Olimpia Bossi. Alla richiesta si era opposto l’avvocato Andrea Da Prato, legale di Perocchio. Di diverso avviso il collega Marcello Perillo, avvocato di Tadini, caposervizio dell’impianto: “Secondo noi è giusto che le indagini abbiano tutto il tempo necessario per sviluppare tutti i temi che la Procura intende affrontare – ha commentato Perillo al termine dell’udienza durata circa dieci minuti -. Siamo d’accordo che si svolgano indagini nella maniera più ampia e più completa possibile”. All’udienza non hanno preso parte gli avvocati difensori della società Leitner e dei suoi vertici. “Non avendo nulla da opporre alla eventuale prosecuzione delle indagini, gli avvocati di Leitner e dei suoi vertici si rimettono alla decisione che il giudice per le indagini preliminari andrà ad adottare” la nota.