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Beatrice Quinta si tatua il nome di Dargen D’Amico: la posizione scelta fa discutere il web

Durante il programma Quinta aveva dato la sua parola: “Una volta che avremo finito qui, Dargen ti prometto che mi tatuo il tuo nome”. E così è stato

Beatrice Quinta è inarrestabile. Dopo il clamore mediatico per essersi denudata in metropolitana a Milano ora la cantante reduce da X Factor ha deciso di mantenere una promessa. Durante il programma Quinta aveva dato la sua parola: “Una volta che avremo finito qui, Dargen ti prometto che mi tatuo il tuo nome”. E così è stato. Ieri pomeriggio la cantante ha così pubblicato un video su Instagram e due foto su Twitter a conferma di tutto ciò. Anche la posizione del tatuaggio ha fatto però discutere il web. A lato del seno sinistro “Dargen” mentre “D’Amico” poco più in basso rispetto l’ascella destra. Quinta, dal carattere fumantino, aveva già dato prova su Twitter della sua voglia di superare il limite: “Ragazzi sono una adrenaline junkie non mi dovete sfidare a fare cose pazze perché poi le faccio e finisco nei casini”.

Cosa pensa oggi invece Beatrice del suo coach? “Per me Dargen D’Amico è stato fondamentale, lui è andato a pescare la vera Bea, mi ha capita e guidato”, ha dichiarato la cantante a Cosmopolitan. E ancora: “Io sono sempre la stessa e faccio le stesse cose. Scrivo musica e la canto. L’unica differenza è che adesso intorno a me c’è più attenzione e ci sono più persone che lo vedono. Ma sono sempre io, in pigiama a casa che scrivo”. Poi il riferimento a Rkomi, giudice con cui c’è stato del feeling durante il talent: “Ecco, sono contenta di poter chiarire. La mia frase (“Voglio essere seguita per la mia musica e non perché lui mi vuole sco*are o meno”) è stata fraintesa. Ci tenevo semplicemente a dire che voglio essere considerata per la mia musica e non per le mie eventuali relazioni. Mirko con me è sempre stato molto rispettoso. È una persona bellissima. Come ha detto lui di recente le relazioni hanno mille sfumature e parlandone si rovina la poesia”. Quale sarà la prossima “follia” di Beatrice Quinta?