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Graffette, stuzzicadenti e candele: i modi più pericolosi in cui le persone cercano di sbarazzarsi del cerume

L’otorino è l’unico che può “stappare” l’orecchio in sicurezza. Ma per evitare di spendere soldi, in piena crisi economica, rivolgendosi a uno specialista privato i pazienti si ingegnano e fanno da soli, ma quasi sempre fanno male

Graffette, stuzzicadenti e candele. Sono i 3 metodi “fai da te” più diffusi e pericolosi con cui le persone cercano di sbarazzarsi del cerume. Un recente report britannico ha rivelato che ben 7 persone su 10 provano ad eliminare il cerume senza chiedere il consiglio di un medico e affidandosi a procedure rischiose. Le conseguenze possono essere anche gravi e danneggiare irrimediabilmente l’orecchio o addirittura l’udito di una persona. La tendenza al “fai da te” nasce a causa del fatto che, nel Regno Unito (ma non solo) le liste d’attesa per sottoporsi a una visita specialistica sono lunghissime. Prima della pandemia la rimozione del cerume rientrava nei servizi offerti dal sistema sanitario pubblico britannico, il National Health Service (NHS). L’otorino è l’unico che può “stappare” l’orecchio in sicurezza. Ma per evitare di spendere soldi, in piena crisi economica, rivolgendosi a uno specialista privato i pazienti si ingegnano e fanno da soli, ma quasi sempre fanno male.

La ricerca britannica ha rilevato che un quarto delle persone con problematiche da accumulo di cerume non può permettersi un trattamento privato , che può arrivare a costare tra le 50 e le 100 sterline (circa 116 euro). Senza contare che la rimozione del cerume potrebbe rendersi necessaria tre o quattro volte l’anno, moltiplicando in questo modo il costo del servizio. Di conseguenza i pazienti ripiegano su “metodi pericolosi”, come l’uso di graffette o stuzzicadenti.
Gli effetti di queste pratiche pericolose hanno portato alcune persone alla sordità temporanea, costringendole addirittura a dover usare un blocco note per comunicare con gli altri. La ricerca, condotta su 1.400 persone dal Royal National Institute for Deaf People (RNID), ha rilevato che il 71% degli intervistati ha cercato di rimuovere il cerume da solo, nonostante i due terzi ammettano di non sentirsi sicuri nel farlo.

In genere, il nostro orecchio è “programmato” per eliminare il cerume da solo. Tuttavia 2,3 milioni di persone all’anno nel Regno Unito hanno bisogno di un aiutino esterno. Se non eliminato, l’accumulo di cerume può portare a temporanea perdita dell’udito, tinnito, mal d’orecchi, un maggior rischio di infezioni o vertigini. Ad oggi, oltre a chiedere l’aiuto di un professionista, c’è solo un altro metodo sicuro per eliminare il cerume, solo che i risultati non sono proprio immediati. Si tratta di utilizzare gocce all’olio di oliva o di mandorle ad uso medico. Il sito web del NHS consiglia di metternee da due a tre per tre o quattro volte al giorno, per tre o cinque giorni. Un metodo “dolce” che però non tutti conoscono o sono disposti a utilizzare considerati i tempi lunghi.

Per questo la RNID lancia un appello e chiede che i servizi che consentono di rimuovere il cerume vengano riportati nelle cure primarie e quindi garantiti a tutti. “Siamo preoccupati che molte persone con accumulo di cerume corrano un serio rischio di danneggiare permanentemente il loro udito e le loro orecchie ora che non sono in grado di accedere ai servizi di rimozione del cerume con l’ NHS”, ha dichiarato Crystal Rolfe, direttore associato per la salute presso RNID. “Abbiamo sentito parlare di persone in agonia per il dolore e depresse per la mancanza di supporto ricevuto dagli operatori sanitari. Alcune persone – ha continuato – non possono uscire di casa o usano un blocco note per comunicare. Alcuni pazienti con accumulo di cerume venivano curati ogni settimana dal proprio medico di famiglia, ma ora il servizio è stato ritirato. Le persone che non possono permettersi cure private non hanno alternative. I servizi di rimozione del cerume devono essere disponibili sul NHS per tutti coloro che ne hanno bisogno”.