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Andrea Stroppa, l’italiano che sta aiutando Elon Musk con i problemi di Twitter: “Non è un invasato, lavora per cambiare il mondo”

Si tratta di Andrea Stroppa, 28 anni ed esperto di sicurezza informatica. Sta lavorando con un team di Twitter al fine di risolvere i problemi legati alla pedopornografia che si nascondo sul social e che purtroppo non è ancora stata eliminata del tutto.

“Elon Musk? Sui giornali, anche italiani, lo hanno dipinto come un invasato, forse uno che ha anche poca cultura. Ricordo degli articoli di Gramellini che lo definiva un ‘venditore di fumo’. Tutti si sono un po’ espressi sul suo conto, anche Fedez ha detto che in Italia sarebbe stato arrestato, non si sa il motivo però ha detto così. Invece è una persona che è estremamente curiosa e ha una cultura umanista”. A spezzare una lancia in difesa di Elon Musk, il visionario imprenditore fondatore di Tesla e Space X, è Andrea Stroppa, 28enne esperto di sicurezza informatica che lavora proprio per lui nel team di Twitter. L0 ha fatto in un’intervista a Italian Tech, rispondendo alla domanda su chi sia veramente Elon Musk: “Non conosco nessun altro che ha quel patrimonio e vive come un operaio. Forse è un po’ esagerato dire così, però la maggior parte delle ore della sua giornata è quella di un lavoratore”.

Stroppa sta lavorando con un team di Twitter al fine di risolvere i problemi legati alla pedopornografia sul noto social network: per tale motivo, lo scorso 3 dicembre, lo stesso Musk ha ringraziato pubblicamente il nostro connazionale in un tweet. “Grazie Andrea per come ci stai aiutando a risolvere questo problema”, le sue parole. Andrea Stroppa è infatti tra le menti più brillanti che ci sono in Italia e, oltre ad essere esperto di hacking, fa parte di un team di ricercatori che sono attivi non solo in Italia ma anche in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Inoltre, è membro dello staff della conferenza HackInTheBox. A tutte queste caratteristiche va aggiunto il fatto che Stroppa ha visto pubblicare le sue ricerche e i suoi progetti su importanti testate giornalistiche come il New York Times, il Guardian, il WashingtonPost e Forbes. Ha anche collaborato a inchieste del Wall Street Journal e scrive per il World Economic Forum. Il suo profilo professionale si arricchisce anche di scritti pubblicati, occasionalmente, sui più importanti giornali italiani come La Stampa, HuffPost e La Repubblica. Davanti a tutto questo Andrea Stroppa dice solamente che: “Non mi reputo un talento” ma i fatti parlano chiaro e lui è un vero e proprio portento.

L’intervista si conclude quindi con un’ulteriore riflessione: “Io penso che una persona che sta dedicando la sua vita interamente, con dei ritmi lavorativi pazzeschi. Che invece che pensare alla sua ricchezza personale, al suo benessere personale sta investendo le sue risorse per far progredire l’umanità è qualcosa di più unico che raro. C’è una sorta di impegno, non richiesto, che però sta cambiando il mondo”.