Politica

Qatargate, Majorino: “Chi poteva immaginare una cricca che lavorava nell’ombra? Per me era impossibile da comprendere”

“Adesso è chiaro che guardando tutto col senno del poi l’intervento incredibile della vicepresidente del Parlamento europeo, quello nel quale addirittura diceva che ci fosse chi voleva discriminare il Qatar, assume tutto un altro sapore. Però chi mai avrebbe immaginato che c’era una cricca che lavorava nell’ombra, questo oggettivamente per me era qualcosa di impossibile da comprendere”. Pierfrancesco Majorino, candidato del centrosinistra per la corsa alle regionali in Lombardia, interviene così sul caso Qatargate che ha portato ad alcuni arresti per presunti episodi di corruzione.”Credo che sui diritti umani si debba dimostrare grande intransigenza. Il 22 novembre 2021 ho presentato relazione su interferenze straniere, emendamento che metteva l’attenzione massima sui rischi derivanti dall’azione del Qatar dal punto di vista delle lobby e quell’emendamento poi è diventato parte integrante di una relazione, la prima al mondo sulle ingerenze straniere, che il Parlamento europeo nel marzo scorso ha adottato. Quindi noi abbiamo discusso in alcuni momenti del Qatar e non sempre ci sono state posizioni morbide, anzi tante volte la posizione è stata dura”, sottolinea l’esponente del Pd. Sui diritti umani “spesso il Parlamento europeo assume posizioni diverse, ad esempio sull’Egitto di al-Sisi ci sono posizioni differenti: al-Sisi ha le mani sporche di sangue, tanti rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee spesso quelle mani le stringono, io non lo farei mai. Però non è che vai a pensare in che tutti questi casi poi in casa di una forza politica c’è un giro strano” aggiunge. “Se si è rigorosi e duri con i potenti del mondo che fanno riferimento a regimi autoritari il problema si risolve alla radice. Il problema oggi non è tanto capire cosa non hai visto perché questo spettacolo indegno delle mazzette era assolutamente nell’ombra. Ma semmai il punto è che un argine che devi mettere è essere radicalissimo suo piano dei diritti umani e questo ti mette al riparo da qualsiasi tentativo delle lobby. Basterebbe questo”, conclude l’eurodeputato Majorino.