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Sabina Guzzanti: “Stimo Giorgia Meloni, ha fatto una scalata faticosa in un mondo maschilista”

Sabina parla della premier in un’intervista al Corriere della Sera, dove racconta del suo novo spettacolo “Le verdi colline dell’Africa”, che andrà in scena al teatro Ambra Jovinelli di Roma da giovedì, il 15 dicembre

E’ l’apprezzamento che non ti aspetti. Del tutto inatteso per Giorgia Meloni: “La stimo, ha fatto una scalata faticosa in un mondo maschilista”. Arriva da Sabina Guzzanti ed è una sorpresa, conoscendo l’attrice, la sua storia, le sue idee. Sabina parla della premier in un’intervista al Corriere della Sera, dove racconta del suo novo spettacolo “Le verdi colline dell’Africa”, che andrà in scena al teatro Ambra Jovinelli di Roma da giovedì, il 15 dicembre. E quando le viene fatto notare che nelle sue imitazioni ha sempre trattato bene la prima donna presidente del Consiglio in Italia, lei spiega così: “Ho stima per lei, una donna presidente penso ci faccia sentire tutte più forti, oltretutto viene da un ambiente più maschilista di quello dell’area progressista e immagino che sia stata anche una scalata faticosa”.

Insomma, c’è il riconoscimento di una scalata fino ai vertici della politica nazionale avvenuto nell’area della destra, che da sempre è ritenuta più distante dalle istanze femministe. E non è la prima volta: già quando la Meloni aveva incassato la fiducia per il suo governo, l’attrice si era espressa in questo senso, anche se allora i toni erano stati più duri: “Il fatto che sia donna un po’ fa piacere, e anche che ce l’abbia fatta in un partito di fasci e maschilisti”. E qualche giorno dopo, a Propaganda Live su La7, aveva addirittura ironizzato sulle difficoltà dei dem, parlando di “Giorgia Meloni segretario del Pd”. La politica, però, non ha mai tentato Sabina. Che ribadisce di non aver mai avuto nemmeno un’idea lontanissima di potersi candidare con qualche partito: “Non mi è mai passato per l’anticamera del cervello”.

Nel nuovo spettacolo realizza un altro tributo. Lo fa al testo “Insulti al pubblico” dello scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke. E’ un testo provocatorio e dissacrante che deliberatamente non racconta nulla. Non c’è una storia, non c’è una scenografia, non ci sono nemmeno i personaggi. C’è invece il coinvolgimento diretto degli spettatori in un gioco di metateatro, che prende in giro le abitudini e il torpore intellettuale degli spettatori. Figlia del giornalista-politico Paolo Guzzanti, sorella maggiore di Corrado e Caterina, Sabina ha debuttato in tv nel 1987 e la notorietà è arrivata poi con “La tv delle ragazze”. Spirito libero e iconoclasta, si è fatta anche molti nemici nel corso dei decenni. Tante controversie e pure procedimenti giudiziari. Anche accuse di vilipendio a Papa Ratzinger. Lei spiega: “Non credo di aver commesso altri peccati se non ragionare con la mia testa. In quell’occasione mi riferivo a certi cardinali retrogradi che paragonavano tutti i gay ai pedofili. Un discorso satirico forte e successe un putiferio”. Ma sono arrivate anche polemiche su dichiarazioni che non ha mai fatto: “Sono stata accusata di aver augurato a Oriana Fallaci di avere un cancro: assolutamente falso. Ancora oggi mi devo difendere per un fatto che non è mai accaduto”.