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Morto il Califfo di Isis: “È stato ucciso in combattimento”. L’organizzazione ha già nominato il successore

Per la seconda volta in meno di un anno, dopo l'uccisione del suo predecessore, il secondo autoproclamato Califfo delle Bandiere Nere, Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi che si fece esplodere nel corso di un blitz delle forze speciali americane nel febbraio scorso, Isis perde la sua testa. Ma il gruppo terroristico ha comunque annunciato di aver già individuato il suo successore: si tratta di Abu Al-Hussein al-Husseini al-Qurashi

Lo Stato Islamico perde di nuovo il suo leader. Dopo che nel maggio scorso alcuni media avevano diffuso la notizia dell’arresto di Abu al-Hassan al-Hashimi al-Qurashi, oggi è l’organizzazione stessa che ne annuncia invece la morte “in combattimento”. Così, per la seconda volta in meno di un anno, dopo l’uccisione del secondo autoproclamato Califfo delle Bandiere Nere Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi che si fece esplodere nel corso di un blitz delle forze speciali americane nel febbraio scorso, Isis perde la sua testa. Ma il gruppo terroristico ha comunque annunciato di aver già individuato il suo successore: si tratta di Abu Al-Hussein al-Husseini al-Qurashi.

Non è un caso che per la quarta volta di fila un leader di Isis usi l’appellativo di al-Qurashi, come fu anche per il primo Califfo e fondatore dell’organizzazione, nonostante per lui venisse usato il nome abbreviato di Abu Bakr al-Baghdadi. Il termine serve infatti a sottolineare la vicinanza al profeta Maometto.