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Enrico Montesano furibondo: “Perché non hanno tagliato quei fotogrammi visto che li giudicavano orribili? Selvaggia Lucarelli? Quello che ha detto sabato è rivelatore”

"O perché ad esempio non abbiano oscurato il logo, visto che se indossi qualche marchio subito te lo nascondono con adesivi perché non si veda in tv. Sono molto attenti a tutto, bravissimi...", l'attore si è raccontato in una lunga intervista a La Verità

“E’ il caso di una maglietta di distrazione di massa. Il linciaggio mediatico non è affatto piacevole. Mi sento offeso e diffamato. Negli anni ho accettato le critiche, anche talvolta piuttosto pesanti, per le mie posizioni. Ma darmi del nostalgico del fascismo no, questa proprio la ribadisco al mittente. Mi devono chiedere scusa“, Enrico Montesano rompe il silenzio. L’attore comico è stato cacciato dalla Rai dopo essersi presentato alle prove di “Ballando con le Stelle” con una maglietta della Decima Mas, reparto d’assalto della Marina militare fascista. Il concorrente ha scelte di difendersi dal punto di vista legale affidandosi all’avvocato Giorgio Assumma.
Montesano ricorda la sua storia politica: “Dicono che sono vicino alla destra e mi associano al Ventennio? Sono vicino a me stesso. Un uomo libero, democratico, rispettoso delle leggi e della Repubblica italiana. Basta informarsi. Ho contribuito alle elezioni di Rutelli a Roma – ho portato tanti voti – e con il Pds sono pure stato eletto – anche allora presi molti voti – al Parlamento Europeo. Dal quale, ricordo a tutti, mi sono dimesso senza aspettare la scadenza che mi avrebbe concesso un vitalizio, che ho rifiutato. Insomma, come si diceva una volta, sono stato un uomo di sinistra. Destra e sinistra è roba vecchia”, ha dichiarato in un’intervista al quotidiano “La Verità“.
Esclude in maniera in chiara di averlo fatto di proposito: “E cosa si avrei guadagnato? Essere smerdato per giorni e passare per nostalgico del fascismo? Cretinate. Quella maglietta stava nel suo armadio insieme con quella di Mao e Che Guevara e tante altre, qualcuna del calcio, qualcuno del rugby. L’ho indossata in una sala prove deserta, dove c’eravamo la mia maestra e io. In quelle ore sull’ordine del giorno scrissero che le telecamere erano spente. In ogni caso – aggiunge Montesano – le telecamere dopo 6-7 ore di prove si dimenticano. E poi di magliette, vista la fatica, ne cambiavo ogni giorno parecchie, anche per evitare malanni. Quella maglia si vende da anni nei negozi. Ha uno stemma che si trova pure su vessilli e gagliardetti che sfilano il 2 giugno alla presenza del presidente della Repubblica. Ci sono foto che mostrano Napolitano accanto al simbolo della X Mas, regolare reparto della Marina militare. Me l’hanno regalata e l’ho accettata perché conosco la storia. A differenza di molti che mi accusano, che evidentemente la ignorano.”
Vent’anni di feste dell’Unità, dell’Avanti!, di appuntamenti elettorali regionali, provinciali e comunali ad accompagnare deputati. Comizi pure con Occhetto. Bella gratitudine… Tutto dimenticato E ora mi si associa al fascismo? Faccio sommessamente notare che nemmeno D’Annunzio lo era, mai prese la tessera, perché era socialista”, continua il suo sfogo l’attore ribadendo la sua distanza dal fascismo: “Un mio giudizio? Ancora ce n’è bisogno? La mia storia parla chiaro. Senta: il fascismo è morto, il comunismo è morto e noi non stiamo tanto bene.”
Montesano ribadisce di non aver commesso alcun reato, tornando sui fotogrammi non tagliati e trasmessi al sabato sera su Rai1: “Saranno stati quattro o cinque fotogrammi, niente di più. Mi chiedo perché li abbiano lasciati e non siano stati tagliati in montaggio visto che pensano siano così orribili e da censurare. O perché ad esempio non abbiano oscurato il logo, visto che se indossi qualche marchio subito te lo nascondono con adesivi perché non si veda in tv. Sono molto attenti a tutto, bravissimi, coloro che lavorano per il programma. Nulla di nulla fino al mattino dopo. Nessuno si accorge. Selvaggia Lucarelli? Non commenterò nel merito. Le frasi dette sabato sera in diretta sono rivelatrici.”
L’attore ha ricevuto una lettera dalla società di produzione Ballandi (“La modalità è stata brutale, nessun dialogo civile”) e ha definito la decisione della Rai “frettolosa” ma spera “che si renderanno conto che c’è il ‘non logo’ a procedere” ricordando di non aver ricevuto nemmeno una risposta dall’Anpi a cui aveva chiesto incontro. Montesano smentisce anche le indiscrezioni su un saluto romano dietro le quinte: “Questa è il massimo! Risibile! Assurdo. Alessandra Tripoli, la mia maestra di ballo, ha già smentito. È accaduto esattamente il contrario di quello che vogliono far passare: io scherzavo durante le prove, era un passo di danza che terminava con il braccio alzato, ma ho detto ad Alessandra: “No, questo meglio che non lo facciamo, potrebbe essere equivocato”. E ho chiuso il pugno. Il video mostra chiaramente che le cose sono andate come dico io“, ha spiegato l’ex concorrente dello show di Milly Carlucci.
Volevano colpirmi per le posizioni espresse sulla pandemia e vaccini? Io non lo so, ma è possibile! Sono un uomo libero e per questo un personaggio scomodo. Oggi c’è pure la caccia ai fascisti presunti. E forse qualche guerra interna alla Rai, mi viene da pensare… Voglio soltanto la mia immagine ripulita da tutta questa spazzatura”, ha concluso nell’intervista a “La Verità”.