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Liguria, il consigliere Sansa sospende lo sciopero della fame: “Fissata dopo due anni la seduta per nominare il Garante dei detenuti”

Lunedì, al settimo giorno senza mangiare, il consigliere regionale ligure e giornalista del Fatto Ferruccio Sansa ha sospeso la protesta annunciata l'8 novembre contro la mancata nomina del garante delle persone private della libertà, ma anche del difensore civico, del garante dei minori e di quello delle vittime di reato. "Ho parlato con il presidente Giovanni Toti che mi ha dato la sua parola che entro fine mese arriverà la nomina da parte del Consiglio", racconta

Era entrato in sciopero della fame l’8 novembre, chiedendo che il Consiglio regionale nominasse il garante dei detenuti (figura istitutita nel 2020 da una legge mai messa in pratica) ma anche il difensore civico, il garante dei minori e quello delle vittime di reato: “Almeno così spero di riuscire a smuovere qualcuno, visto che un accordo tra maggioranza e opposizione non si riesce a trovare”. Lunedì, al settimo giorno senza mangiare, il consigliere regionale ligure e giornalista del Fatto Ferruccio Sansa ha sospeso la protesta annunciando che “la prima Commissione ha fissato per il prossimo 21 novembre la seduta per presentare le candidature. Ho parlato con il presidente Giovanni Toti che mi ha dato la sua parola che entro fine mese arriverà la nomina da parte del Consiglio”, racconta Sansa in un post su Facebook. “Gliene sono grato. Siamo stati d’accordo su una cosa: devono essere nomine di alto livello che tengano conto delle competenze e non delle appartenenze. Sospendo lo sciopero della fame che riprenderò se le date non saranno rispettate. Sono stati sette giorni di fatica, ma è stata un’esperienza che non dimenticherò”.

“Sono due anni che gli oltre mille carcerati liguri chiedono al Consiglio Regionale la nomina del garante dei loro diritti”, aveva spiegato Sansa annunciando lo sciopero in Consiglio regionale. “Gli spetta per legge. Sono persone che vivono già senza libertà in strutture che spesso non garantiscono la loro dignità di persone. Non solo: in gioco ci sono altri incarichi fondamentali per tutti i cittadini: il difensore civico, il garante dei minori e quello delle vittime di reato. Eppure da due anni il Consiglio non decide, paralizzato da veti e dal desiderio di accaparrarsi più poltrone possibile. Non mi resta oggi che cominciare uno sciopero della fame finché non arriverà la nomina dei garanti per i carcerati e di quelli per tutti i cittadini”. Negli scorsi giorni ha tenuto sui social un “diario” quotidiano su Facebook in cui raccontava l’esperienza fisica e mentale dello sciopero, comunicando i propri parametri sanitari. Poco più che un gesto simbolico. Non so quanto sarà utile a carcerati, minori e vittime di reato che attendono un garante. Ma a me togliere qualcosa ha dato molto: mi ha fatto sentire vicino a migliaia di persone”, ha scritto in uno degli ultimi post.