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Caos Superbonus, la denuncia del sindacato: “Impiegati di banca aggrediti allo sportello per problemi con l’agevolazione, inaccettabile”

Il segretario della Fabi Sileoni: "Si tratta di situazioni che non tollereremo più, sulle quali presenteremo sistematicamente denunce alla magistratura nelle procure della Repubblica in tutta Italia. Tengo inoltre a dire che chi lavora in banca non è responsabile dei problemi esistenti sui bonus edilizi"

Impiegati di banca aggrediti dalla clientela per il superbonus. È il sindacato a denunciare “molti casi”, come ha riferito il segretario della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervenendo a Omnibus su La7. “Abbiamo registrato e già denunciato agli organi competenti molti casi di inaccettabili aggressioni verbali e violenza fisica, da parte della clientela, ai danni delle lavoratrici e dei lavoratori bancari in relazione ai problemi, esistenti e concreti, relativi al superbonus edilizio – ha detto -. Si tratta di situazioni che non tollereremo più, sulle quali presenteremo sistematicamente denunce alla magistratura nelle procure della Repubblica in tutta Italia. Tengo inoltre a dire che chi lavora in banca non è responsabile dei problemi esistenti sui bonus edilizi”.

Secondo Sileoni “sul superbonus si è creato un sistema normativo poco chiaro, a causa delle ripetute correzioni legislative che si sono accavallate, durante tre governi, Conte, Draghi e Meloni, e che hanno reso ormai il sistema farraginoso”. Inoltre “se la macchina dei crediti fiscali per le ristrutturazioni edilizie si è fermata, lo si deve principalmente alla capienza fiscale delle banche: su 81 miliardi di euro complessivi, già a settembre scorso il settore era arrivato a quota 77 miliardi. Vuol dire che per molti grandi banche gli spazi di manovra sono ridottissimi oppure inesistenti. Condivido, quindi, l’appello dell’Abi e dell’Ance che hanno chiesto al governo una misura volta ad ampliare proprio la capienza fiscale delle banche”.