Cronaca

Angela Celentano, presto l’analisi del Dna di una donna sudamericana che le assomiglia

L'annuncio del legale della famiglia della bambina, ormai donna, scomparsa a 3 anni sul monte Faito nel 1996: "Verrà prelevato dalla ragazza a sua insaputa. Unico modo per accelerare i tempi"

A 26 anni di distanza dalla scomparsa di Angela Celentano, la bambina di 3 anni dispersa sul monte Faito durante una gita con la famiglia e gli amici della Chiesa evangelica, i suoi genitori hanno una nuova speranza. Nelle prossime settimane potrebbero venire in possesso del Dna di una ragazza sudamericana che presenta più di una caratteristica in comune con la bambina, oggi donna, scomparsa.

Ad annunciarlo, prima nella trasmissione televisiva Mattino 5 e poi al Corriere della Sera, è stato l’avvocato Luigi Ferrandino, il legale che da alcuni anni assiste Maria e Catello Celentano, i genitori di Angela. La famiglia ha ricevuto molte segnalazioni dopo che, grazie alla collaborazione con una associazione internazionale impegnata nella ricerca di persone scomparse, è stata diffusa un’immagine di Angela, rielaborata al computer in modo da rappresentare il presunto aspetto che potrebbe avere oggi, a 29 anni, la ragazza.

Una più di altre ha colpito i genitori: una giovane donna sudamericana ha una profonda somiglianza con una delle sorelle di Angela e condivide con la bambina scomparsa una macchia sulla schiena. La famiglia non è sicura che sia precisamente nello stesso punto, ma tanto basta per tentare di ottenere delle tracce di Dna con cui fare una comparazione.

Al momento, specifica l’avvocato, la donna sudamericana ancora non sarebbe stata informata del progetto. Quello che viene definito come un loro “gancio“, chiedendo un incontro con un pretesto, proverà “a prelevare un quantitativo sufficiente di materiale biologico di questa ragazza in modo da poterne estrarre il Dna e confrontarlo con quello dei familiari di Angela”. Di fatto, all’insaputa dell’interessata. Una strada ancora non battuta dai Celentano, non priva di rischi.

“Questa ragazza appartiene a una famiglia molto importante e svolge una professione per la quale gode di una rete di protezione particolare – spiega al Corriere l’avvocato – Se avessimo voluto fare come sempre ci saremmo dovuti rivolgere alla procura che avrebbe dovuto coinvolgere il ministero degli Esteri e avviare una rogatoria internazionale e sarebbero passati mesi, se non anni. E poi chi ci dice che la persona avrebbe accettato di sottoporsi al test?”.

Nel caso in cui si trattasse di Angela Celentano, infatti, sottolinea il legale, “non si ricorda certo della sua famiglia, per lei i parenti sono quelli con cui ha vissuto negli ultimi 26 anni e quindi è presumibile che rifiuterebbe l’esame per proteggerli”. Perché, aggiunge, “se dovesse venire fuori che la ragazza è Angela Celentano, quelli che lei crede siano i suoi genitori dovrebbero spiegare molte cose. Insomma, si scatenerebbe l’inferno. Quindi preferiamo prima sapere la verità: se è quella che sospettiamo, presenteremo tutte le denunce necessarie e l’inferno lo faremo scatenare noi”.