Cronaca

Sergio Staino, il vignettista ricoverato a Firenze in prognosi riservata

Al disegnatore sono arrivati gli incoraggiamenti del leader di Azione, Carlo Calenda e del segretario del Pd, Enrico Letta

Il vignettista Sergio Staino, ‘padre’ del personaggio Bobo, è ricoverato in gravi condizioni in terapia intensiva all’ospedale San Giovanni di Dio di Firenze. Staino, 82 anni, che risiede a Scandicci (Firenze), da tempo sarebbe affetto da problemi di salute che si sarebbero aggravati nelle ultime ore, tanto da richiedere il ricovero. Il disegnatore è in prognosi riservata ed è stato tenuto in coma farmacologico. È in prognosi riservata. La Asl Toscana Centro che ha diffuso un bollettino medico in cui si parla di un leggero miglioramento. Staino è stato portato in ospedale domenica 31 ottobre per una patologia neurologica accompagnata da un coma profondo. “Nelle ultime ore si è verificato un miglioramento per cui il paziente sta riemergendo dal coma, pur rimanendo sedato. La prognosi tuttavia rimane ancora riservata”.

Staino, una laurea in Architettura, ha pubblicato le sue prime strisce satiriche sulla rivista di fumetti Linus. Collaboratore tra il 1980 e il 1981 della pagina culturale del quotidiano Il Messaggero, e dall’anno successivo de l’Unità, dal 1986 ha fondato e diretto il settimanale satirico Tango; negli stessi anni ha avviato la sua collaborazione con Raitre, dove nel 1987 ha diretto la rubrica Teletango e, nel 1993, firmato il programma satirico Cielito lindo. Staino è anche sceneggiatore e ha diretto i film Cavalli si nasce (1988) e Non chiamarmi Omar (1992). È stato direttore artistico negli anni ’90 del Teatro Puccini di Firenze. Staino ha lavorato per L’Unità che ha diretto per due volte. A Staino sono arrivati gli incoraggiamenti del leader di Azione, Carlo Calenda e del segretario del Pd, Enrico Letta.