Calcio

Luca Lotti, l’ex ministro dello Sport diventa consulente esterno dell’Empoli calcio

La società azzurra del presidente Fabrizio Corsi precisa che si tratterà di una "consulenza esterna": l'ex deputato del Pd curerà i rapporti con Lega Calcio e Figc. Tifoso del Milan, l'ex ministro è originario di Montelupo Fiorentino, in provincia di Firenze, ed è uno degli storici fedelissimi di Matteo Renzi, che però non ha seguito nella scissione d'Italia viva

Da ministro dello Sport a consulente dell’Empoli per i rapporti con la Lega calcio la Figc. È la parabola di Luca Lotti, già potentissimo sottosegretario alla presidenza del consiglio ai tempi in cui a Palazzo Chigi c’era Matteo Renzi, poi ministro dello Sport con Paolo Gentiloni e due volte parlamentare del Pd. Renziano della primissima ora, componente del cosiddetto Giglio magico, Lotti non ha seguito l’ex sindaco di Firenze nella scissione di Italia viva. E a settembre non è stato ricandidato da Enrico Letta, nonostante fosse uno dei big di Base riformista, la corrente di Lorenzo Guerini. “La scelta è politica, non si nasconda nessuno dietro a scuse vigliacche. Io sono abituato ad affrontare la realtà a testa alta, altrettanto faccia chi ha deciso”, commentò, evidentemente parecchio amareggiato, l’ex ministro.

Che ora entra nel mondo del calcio: avrà infatti una consulenza, esterna, per la società dell’Empoli calcio, che dopo l’exploit dell’anno scorso, sta affrontando un nuovo campionato di serie A. L’ex ministro torna così nel mondo dello sport, come hanno riportato i quotidiani Il Tirreno e La Nazione. L’accordo non è ancora stato messo nero su bianco e dovrebbe essere ufficializzata a breve. La società azzurra del presidente Fabrizio Corsi precisa che si tratterà di una “consulenza esterna“: Lotti curerà i rapporti con Lega Calcio e Figc. Tifoso del Milan, l’ex ministro è originario di Montelupo Fiorentino, in provincia di Firenze, che non dista molto da Empoli. L’ex deputato del Pd è ancora sotto processo per violazione di segreto nell’ambito dell’inchiesta Consip: gli viene contestato di aver rivelato a Luigi Marroni, ex amministratore delegato dell’azienda che gestisce gli appalti pubblici, l’esistenza di un’indagine sulla stazione appaltante.