Politica

Virginia Raggi: “Meloni? Le ho fatto gli auguri. Sono felice ci sia una donna come presidente, ma non le perdoneranno nulla”

"Non ho mai flirtato con il potere": l'ex sindaca di Roma, in un'intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato di aver rifiutato un incarico ministeriale per poter concludere il suo mandato. E sul governo: "Da cittadina spero che faccia bene per il Paese"

Giorgia Meloni ha davanti a sé un incarico impegnativo da far tremare le vene”: Virginia Raggi ha sentito telefonicamente la presidente del consiglio per farle gli auguri. “È una donna e per questo non le perdoneranno nulla – commenta in un’intervista al Corriere della Sera – La aspettano al varco”. L’ex sindaca di Roma dice di volere attendere di vedere l’esecutivo al lavoro prima di dare un giudizio, ma è felice che ci sia una donna alla guida dell’Italia: “Era ora. Da cittadina spero faccia bene per il Paese”.

La poltrona non le manca: “Mi hanno detto di tutto ma è evidente che non ho mai flirtato con il potere. Ho rifiutato anche un incarico ministeriale per poter concludere il mio mandato da sindaca. Sono stata penalizzata perché c’era una opposizione ideologica verso le scelte della mia amministrazione. Ora continuo a prendermi cura della mia città e a svolgere il mio compito di consigliera in Campidoglio“.

Eppure anche Raggi in passato è stata artefice, dall’opposizione, di forti attacchi contro Ignazio Marino, precedente sindaco Pd della Capitale: “Ho chiesto scusa per alcuni attacchi. In questi ultimi anni con Marino si è creato un buon rapporto, umano e professionale. Ci siamo sentiti spesso, anche quando ero sindaca, e abbiamo discusso dei problemi di Roma”. Un approccio che la aiuterà ora che con i 5 Stelle è tornata a essere opposizione. “Bisogna mettere al centro l’interesse del Paese – afferma – si deve tentare di far approvare gli elementi più significati del proprio programma con il dibattito politico, anche duro se serve. Se però ci sono provvedimenti utili, questi vanno sostenuti. Fare opposizione è difficile“.

Il governo, però, non condivide i temi di bandiera del Movimento, come superbonus e reddito di cittadinanza. “Il reddito è un provvedimento che difendo e rivendico perché ci allinea al resto d’Europa. Sicuramente vanno semplificate le procedure che consentono ai comuni di poter impiegare i percettori del reddito. Ma non dimentichiamoci quanto è stato provvidenziale durante il lockdown per tante persone che sono state davvero in seria difficoltà”. Se c’è qualcuno che se ne approfitta, dichiara, è bene che intervenire con fermezza. “Vale anche per il superbonus – aggiunge. Non dimentichiamoci che la crescita del Pil, e anche i dati sorprendenti dell’ultimo trimestre, sono legati anche al superbonus”.