Mondo

Regno Unito, bombe molotov contro un centro per l’immigrazione a Dover. Media: “L’uomo poi si è ucciso”, ma la polizia non conferma

L'incendio al centro della Western Jet Foil Border Force, utilizzato per esaminare le domande dei richiedenti asilo, è stato domato. La polizia ha dichiarato che le fiamme hanno causato un ferito e che il sospetto è stato "identificato e localizzato", ma che "le indagini sono ancora in corso"

Alcuni ordigni incendiari sono stati lanciati contro i locali di un centro servizi per l’immigrazione del ministero dell’Interno a Dover, una delle principali città portuali della Manica, nel Regno Unito. Le fiamme hanno causato un ferito. Secondo la polizia del Kent, le molotov sono state lanciate nella mattinata del 30 ottobre da un sospetto che è già stato “identificato e localizzato”. Secondo quanto riferito da un fotografo della Reuters, invece, l’uomo si è ucciso dopo l’attacco. La polizia, però, tramite un suo portavoce, non ha confermato la notizia. Le forze dell’ordine britanniche si sono limitate a dire che “le indagini sono ancora in corso”. Nel frattempo, la Bbc ha reso noto che l’incendio provocato dalle molotov è stato spento.

L’attacco al centro della Western Jet Foil Border Force, utilizzato per esaminare le domande dei richiedenti asilo, è avvenuto all’indomani dello sbarco in Gran Bretagna di quasi mille migranti che hanno attraversato il canale su piccole imbarcazioni. Secondo i dati del governo, il totale di persone arrivate quest’anno sulle coste del Regno Unito ha toccato quasi le 40mila.