Scienza

Tumore alle ovaie di otto chili asportato all’ospedale Di Venere di Bari

La paziente di 61 anni soffriva da tempo di dolori a livello addominale, per questo si è sottoposta a una tac di controllo. Da qui la scoperta: una massa tumorale di 32 centimetri per 32

Tre ore e mezza di intervento chirurgico, all’ospedale Di Venere di Bari, per asportare una massa tumorale grande 32 centimetri per 32 e pesante otto chili. L’operazione è stata eseguita con successo il 18 ottobre su una donna 61enne nel reparto di ostetricia e ginecologia diretta dal professore Mario Vicino. La signora da tempo soffriva di dolori addominali e per questo motivo si è sottoposta a una tac di controllo che ha evidenziato l’enorme tumore ovarico: a partire dal pavimento pelvico sino a sotto il diaframma. “Un’operazione straordinaria – spiega Vicino – non solo per le dimensioni della massa tumorale asportata, ma soprattutto per la modalità e la tempistica con cui è stato gestito il caso, dalla scoperta del tumore, in un quadro clinico veramente drammatico, alla soluzione adottata con esito favorevole“. La paziente potrà essere dimessa già sabato 22 ottobre.

A complicare la situazione, già di per sé molto grave, il completo sbandamento su un lato di cuore, aorta ed esofago, causato dalla compressione. Il ricovero della paziente è avvenuto il 13 ottobre, avviando l’intera procedura. Il 14 ottobre, il trasferimento nella chirurgia toracica dell’Istituto Oncologico di Bari, dove il team del dottor Gaetano Napoli ha sottoposto la donna a una toracoscopia con drenaggio pleurico che ha eliminato circa un litro di liquido presente nel polmone, permettendo all’organo di espandersi di nuovo, e rimesso in asse gli organi del mediastino, tra cui il cuore.

“Il decorso post operatorio – conferma Vicino – è ottimale per una paziente che è stata sottoposta a un intervento salvavita di elevata complessità. È anche il risultato della grande collaborazione tra strutture sanitarie e, soprattutto, della capacità di diverse professionalità di mettere in comune efficacemente le proprie esperienze a tutela della salute delle persone: è senza dubbio una ricchezza per le aziende coinvolte, per il territorio e per i pazienti”.