Politica

Ucraina, il presidente della Camera Lorenzo Fontana critica le sanzioni alla Russia: “Rischio boomerang”

Primo intervento televisivo a Porta a Porta. Alle accuse di omofobia Fontana replica: "Rispetto ogni scelta: ho la voglia di capire chi ha fatto scelte diverse. Quando conosco una persona gli chiedo il nome, non quali siano le sue tendenze sessuali"

Nella sua prima uscita televisiva come presidente della Camera Lorenzo Fontana ha affermato che “bisogna fare attenzione alle sanzioni: potrebbero essere un boomerang. Loro, la Russia erano preparati da tempo, noi in Europa no”. Fontana, ex ministro della Famiglia ed esponente della Lega, è intervenuto a “Porta a Porta”. Se in campagna elettorale Giorgia Meloni si è spesa per rassicurare gli alleati atlantici ed europei sulla fedeltà italiana alla causa ucraina, l’uscita di Fontana, le cui posizioni “favorevoli” a Putin sono note, è arrivata in piena polemica per le parole del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che, di fronte ai parlamentari del suo partito aveva affermato di avere riallacciato rapporti personali con il presidente russo Vladimir Putin. “L’aggressione contro l’Ucraina è una follia anche dal punto di vista geopolitico – ha rimarcato Fontana – la guerra ha fatto un danno enorme all’Ucraina e anche alla Russia. Gli ha precluso tantissimo i rapporti di Putin con l’Europa e gli Usa”, ha aggiunto. Sui rapporti internazionale il presidente dell’Aula di Montecitorio ha poi affermato: “Noi non vogliamo una burocrazia che omologhi tutta l’Europa: l’omologazione porta all’autoritarismo”.

Nell’intervista con Bruno Vespa, Fontana si è espresso anche sulle questioni interne Fontana, e in particolare sul reddito di cittadinanza: “Alcune imprese venete mi dicono che il reddito di cittadinanza ha reso la loro situazione difficile: molti non vogliono andare a lavorare in un’altra provincia. Per questo una riflessione va fatta”. Fontana, già ministro della Famiglia, è tornato anche sui temi a lui cari: “Fare figli porta a una responsabilizzazione in ogni campo: la denatalità è il suicidio per un Paese. Bisogna operare sul fronte politico e culturale. I bambini creano una società migliore”, ha aggiunto. E alle accuse di omofobia ha replicato: “Rispetto ogni scelta: ho la voglia di capire chi ha fatto scelte diverse. Quando conosco una persona gli chiedo il nome, non quali siano le sue tendenze sessuali. Nel mio modo di vedere c’è chi contro di me vuole creare il nemico: conosco molte persone. E si parla anche di come la Chiesa ha affrontato queste situazioni. Ma sono strumentalizzazioni”, ha aggiunto.