Scuola

Bari, diciassette insegnanti di sostegno in dieci anni: la famiglia ritira da scuola il figlio autistico

È stata la madre, anche lei insegnante, a raccontare la storia in diversi post su Facebook

“Andando contro ogni principio di buon senso e di inclusione sociale, quest’anno Jacopo resterà a casa invece che andare a scuola.
Ci siamo arresi alla scuola parentale. È una sconfitta del sistema, prima ancora che nostra, ma sempre sconfitta è. Tenerlo a casa per proteggerlo dalla scuola, con molta, molta amarezza, ma ci siamo giocati pezzi di salute e di benessere psichico troppo importanti in questi anni. Brindiamo idealmente al sistema scolastico inclusivo “più bello del mondo”: noi ci siamo arresi. In bocca al lupo a chi resiste”. Così scriveva il 15 scorso su Facebook Maria Grazia Fiore, di Bari, madre di Jacopo affetto dai disturbo dello spettro autistico. Una storia raccontata prime sui quotidiani locali e poi nazionali. L’alunno, 16 anni, ha avuto diciassette insegnanti di sostegno in dieci anni di frequenza della scuola dell’obbligo.

Maria Grazia è un’insegnante e successivamente sempre su Facebook ha spiegato che con il posto voleva “aprire una discussione fuori dai binari, mostrando il cortocircuito che sto vivendo da madre e insegnante e non vivendolo come un giocoliere impazzito” e che la sua esperienza di genitore “speciale” è cominciata prima di quella con Jacopo. È ora di dire le cose come stanno e certe volte, se esci dalle mura, le parole si sentono meglio”. La discontinuità avrebbe avuto maggiori conseguenze a partire “dalla scuola media sino a quando, dopo il primo liceo, abbiamo scelto di ritirarlo da scuola, per il suo bene” ha poi raccontato. E comunque i docenti di sostegno di Jacopo non era in gradi di parlare con lui, poiché nessuno conosceva la comunicazione aumentativa.

Vorremmo che tutti i docenti di sostegno fossero esperti. Man mano l’amministrazione centrale sta migliorando questo rapporto tra non specializzati e specializzati. Quest’anno sono entrati in Puglia 500 specializzati, certamente pochi ma stiamo migliorando” ha spiegato al Corriere della Sera Giuseppina Lotito, dirigente dell’ufficio scolastico regionale Puglia per la provincia di Bari.

Foto di archivio