Cronaca

Omicidio di Melito, convalidato il fermo del bidello accusato di aver ucciso l’insegnante in cortile

In carcere Giuseppe Porcelli, il collaboratore scolastico accusato dell'omicidio dell'insegnante di aver ucciso il professore Marcello Toscano. Il movente sarebbe legato a questioni economiche

E’ stato confermato dopo l’udienza di convalida il fermo per Giuseppe Porcelli, collaboratore scolastico 54enne dell’istituto scolastico Marino Guarano di Melito di Napoli, sospettato dell’omicidio di Marcello Toscano, il professore di sostegno accoltellato all’interno del cortile della scuola media, mercoledì 28 settembre. Il fermato è stato portato in carcere. Il provvedimento è stato emesso dal sostituto procuratore Fabio Sozio, della Procura di Napoli Nord. L’ipotesi di reato è omicidio volontario.

Secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti, Porcelli ha ucciso il professore per motivi economici, legati a un prestito di denaro ricevuto dall’operatore scolastico. I gravi indizi di colpevolezza nei confronti del bidello sono in particolare le tracce di sangue rinvenute sui suoi vestiti durante una perquisizione. Ma anche l’analisi delle videocamere di sorveglianza ha evidenziato alcuni elementi rilevanti: nei filmati di quel pomeriggio, Porcelli è stato inquadrato mentre si allontanava col professore, per poi tornare da solo. A quanto si apprende, il collaboratore scolastico non ha reso agli inquirenti dichiarazioni di colpevolezza. L’autopsia sul corpo di Toscano verrà eseguita lunedì 3 settembre. Lo stesso giorno davanti alla scuola è prevista una manifestazione di studenti e professori che chiedono più sicurezza nel comune dell’hinterland a nord di Napoli.