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Abu Mazen all’Onu: “Israele distrugge la soluzione dei due stati”. Il rappresentante israeliano lascia l’aula per protesta

Il leader dell'autorità palestinese non dà credito alle parole pronunciate ieri nella stessa sala dal premier israeliano Yair Lapid che ha affermato di essere a favore della soluzione dei due Stati. 

“È chiaro che Israele ha deciso di non essere nostro partner nel processo di pace e sta continuando a distruggere la soluzione dei due stati. Non crede nella pace ma vuole imporre lo status quo con la forza”. Lo ha detto il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “Non abbiamo più un partner israeliano con cui confrontarci Israele ha scelto, non noi”, ha aggiunto. Abu Mazen non sembra quindi dare credito alle parole pronunciate ieri nella stessa sala dal premier israeliano Yair Lapid che ha affermato di essere a favore della soluzione dei due Stati. “Un accordo con i palestinesi, basato su due stati per due popoli, è la cosa giusta per la sicurezza di Israele, per l’economia di Israele e per il futuro dei nostri figli”, ha detto ieri Lapid. Ma Abu Mazen spiega “Ho sentito il presidente Usa Biden, il premier israeliano Lapid e altri leader mondiali supportare la soluzione dei due stati. Siamo grati, è uno sviluppo positivo, ma il vero test sulla serietà e credibilità di queste affermazioni è per il governo israeliano di tornare al tavolo del negoziato immediatamente per attuare la soluzione dei due stati in linea con le risoluzioni internazionali. E porre fine alle misure unilaterali che minano la soluzione dei due stati”.

Abu Mazen ha poi accusato le Nazioni Unite di impedire che Israele sia ritenuto responsabile “per i massacri che ha commesso”. “Andremo alla Corte penale internazionale, siamo gli unici in questo pianeta a vivere sotto occupazione”, ha continuato. “Chi protegge Israele dall’essere ritenuto responsabile? L’Onu, e in particolare i più potenti all’Onu. Perché c’é questo doppio standard quando si tratta di Israele?”, ha incalzato. Il presidente dell’Anp ha quindi accusato Israele di prendere di mira “i nostri siti sacri, musulmani e cristiani”. “Sono un regime di apartheid, e stanno facendo questo alla nostra gente davanti alla comunità internazionale”, ha aggiunto. Abu Mazen ha infine affermato che “La giornalista americano-palestinese Shireen Abu Akleh è stata deliberatamente uccisa dai cecchini israeliani (tesi suffragata da alcune ricostruzioni indipendenti dell’uccisione avvenuta lo scorso, ndr). Durante l’intervento il rappresentante di Israele è uscito dalla sala per protesta lasciando il banco del suo paese vuoto.