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Rissa social tra Calenda e Acerbo: “Chi diffonde bufale va menato”, “Provaci fasciocomunista”

Tutto nasce da un tweet di ieri che rilanciava un virgolettato del leader di Azione: "Le disuguaglianze al sud si combattono con l’assistenza sanitaria, e l’istruzione. Non con 900 mila forestali e il reddito di cittadinanza"

Uno scontro furioso, con tanto di minaccia di confronto “fisico”e una sorta di sfida a duello. È quello andato in onda su Twitter tra Carlo Calenda, leader di Azione, e Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista. Tutto nasce da un tweet di ieri che rilanciava un virgolettato di Calenda. “Le disuguaglianze al sud si combattono con l’assistenza sanitaria, e l’istruzione. Non con 900 mila forestali e il reddito di cittadinanza”, la dichiarazione del leader di Azione. Un post commentato da Acerbo, che alle 17.45 di ieri rispondeva sempre sui social: “Francamente chi diffonde bufale del genere merita di essere menato per la strada”.


Furente la replica del leader di Azione: “Fasciocomunista provaci. Non mi sono mai fatto spaventare dalle minacce. Corso Vittorio Emanuele II, 21. Chiama per appuntamento. Istruzione e sanità sono i pilastri del welfare state. È che oramai avete dimenticato anche le basi”. In serata ecco la controreplica di Acerbo: “Non mi sottraggo alla sfida che mi ha lanciato Calenda però mi sembra che il luogo più adatto per un duello sia uno studio tv o una piazza così potrò smontare molte delle bufale che Calenda da troppo tempo va diffondendo ai danni dei poveri, dei lavoratori e dell’ambiente”. “Calenda – aggiunge Acerbo – da un lato fa la vittima, dall’altro non rinuncia al suo consueto bullismo. Noi di Unione Popolare siamo pacifisti ma ci indignano i prepotenti”.