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Superbonus, c’è l’intesa in Senato sul nuovo emendamento al dl Aiuti bis: responsabilità solo per chi truffa. Conte: “Ora Letta chieda scusa”

Dopo lo stallo dei giorni scorsi, i relatori 5 stelle e Pd hanno annunciato che è stato raggiunto un accordo. I senatori del Movimento: "Si apre una strada importantissima per sbloccare i crediti fiscali"

C’è l’intesa al Senato sul testo riformulato dell’emendamento sul superbonus al decreto Aiuti bis. Lo riferiscono i presidenti delle commissioni Bilancio e Finanze di Palazzo Madama e relatori del provvedimento, Daniele Pesco (M5s) e Luciano D’Alfonso (Pd), che esprimono soddisfazione e ringraziano governo e funzionari. Stando al nuovo accordo raggiunto, la responsabilità in solido nella cessione dei crediti dei bonus edilizi e superbonus si configura solo se il concorso nella violazione avviene “con dolo o colpa grave“. La modifica stabilisce inoltre che per i crediti sorti prima degli obblighi (introdotti col decreto di novembre 2021) di acquisizione dei visti di conformità, delle asseverazioni e attestazioni, sui soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni, la responsabilità solidale sarà circoscritta ai casi di dolo e colpa grave, ma sarà necessario acquisire comunque la documentazione di asseverazione “ora per allora”.

Festeggia il Movimento 5 stelle che la settimana scorsa si era rifiutato di ritirare la richiesta di modifica. Uno stallo per il quale era stato messo sotto accusa da Palazzo Chigi e dalle altre forza politiche. “Ora Letta chieda scusa”, ha scritto su Twitter Giuseppe Conte, “e con lui anche tutti gli altri. Grazie al M5s e a quelli che Letta ha chiamato ‘piccoli calcoli elettoralì oggi è stata trovata una soluzione per 40mila imprese edilizie, lavoratori e famiglie che erano stati dimenticati da tutti”.

Soddisfatti i capigruppo M5s nelle commissioni Bilancio e Finanze Gianmauro Dell’Olio ed Emiliano Fenu: “E’ stato compiuto un passo decisivo verso lo sblocco dei crediti d’imposta legati al Superbonus e agli altri bonus edilizi”, hanno commentato. “E decine di migliaia di imprese dell’edilizia, lavoratori e famiglie, possono tornare a respirare. Grazie alla ferma posizione del M5s, che a differenza degli altri partiti si era rifiutato di ritirare gli emendamenti ad hoc al Dl aiuti bis, chiedendo di votare la nostra proposta di correzione sul Superbonus, è appena arrivata una riformulazione del Mef che va nella direzione da noi auspicata: abolizione della responsabilità solidale per qualsiasi cessionario nel caso di Superbonus; abolizione della responsabilità solidale dei cessionari nel caso di crediti legati ad altri bonus edilizi generati dopo il decreto antifrode; abolizione della responsabilità solidale per i cessionari dei crediti legati agli altri bonus edilizi anche precedenti al decreto antifrode, a patto che ci sia un’asseverazione”.

Quindi chiudono: “Resta ferma in ogni caso la responsabilità dei cessionari per dolo o colpa grave. Con questa riformulazione, che riprende il principio espresso nella nostra precedente riformulazione del nostro emendamento, si apre una strada importantissima per sbloccare i crediti fiscali e dare nuova linfa alle troppe imprese che erano finite sull’orlo del baratro. E’ solo grazie all’insistenza e all’intransigenza del M5S, rifiutatosi di assecondare l’iniziale inerzia e arrendevolezza del Mef e delle altre forze politiche, che il sistema può essere restituito a tutte le sue potenzialità. E’ la vittoria di migliaia di imprese, lavoratori e famiglie”.

Dal decreto aiuti bis sparirà poi la figura del ‘docente esperto‘, ma resterà la previsione, per i professori, di “essere stabilmente incentivati, nell’ambito di un sistema di progressione di carriera che a regime sarà precisato in sede di contrattazione collettiva”.