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Il generale Mini alla festa del Fatto: “Ritirata della Russia in Ucraina? No, riposizionamento. E arriverà una fase ancora più bellicosa”

Nell’ultima giornata della festa del Fatto Quotidiano un panel dedicato alla guerra in Ucraina e alla situazione attuale. Alla domanda di Stefano Citati su come stia andando adesso il conflitto, il generale Fabio Mini ha risposto in maniera molto articolata ma allo stesso tempo molto netta: “Quello che è successo in questi ultimi giorni non la vedo come la vittoria di una contro-offensiva ucraina. La Russia quello che ha fatto in questi giorni è quello che ha sempre fatto dall’inizio della campagna. Cioè va, cerca di fare qualcosa, nel momento in cui non ci riesce si ritira, sposta l’asse della propria potenza in un altro settore e questo va avanti. La logica di queste manovre da un punto di vista militare è piuttosto ingenua e pratica, di fronte a uno stallo ci si sposta, si arretra e portare la forza su un settore più interessante per l’economia generale dell’operazione. La Russia non ha subito una débâcle, ha lasciato dietro qualcosa e le forze ucraine sono riuscite ad andare avanti”. Quello che il generale Mini teme è che la conseguenza di questo spostamento è “una fase ancora più dura e bellicosa”.