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Venezia 2022, Zelensky apre la Mostra del Cinema: “Non dimenticate ciò che sta accadendo”. E scorrono i nomi di 358 bambini uccisi

Un videomessaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha aperto la 79esima Mostra del Cinema di Venezia. “Un video fuori concorso” le prime parole del presidente dell’Ucraina che ha posto l’attenzione sul conflitto in corso. Nessun titolo di coda, a scorrere sono stati i nomi di 358 bambini vittime della guerra, salutati da un lungo applauso della platea. “Cari partecipanti e ospiti della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, apprezzo la possibilità di rivolgermi a voi oggi per raccontare la nostra storia, quella dell’Ucraina, della sua nazione e della guerra che la Russia sta conducendo contro di noi da 189 giorni. La storia è fuori concorso perché è anche oltre i limiti dell’umanità e del buon senso. È un dramma basato su eventi reali. Quello recitato nella vita reale da subumani in carne e ossa – gli assassini, i macellai, i terroristi. Una tragedia non sulle note del geniale Morricone, ma piuttosto sulle note di brutti ‘chastushka’ e suoni di esplosioni, spari e lamenti di allarme aereo”.

E ancora: “E’ un orrore che non dura 120 minuti ma 189 giorni. 189 giorni di guerra in Ucraina, di cui l’Europa e il mondo intero si sono stancati. Questo è ciò che dice la Russia. Questo è ciò che la Russia vuole. Questo è ciò che la Russia aspira – ha aggiunto Zelensky – Una trama di bassa lega in tre scene per spingere il mondo a commettere tre drammatici errori: abituarsi alla guerra, riconciliarsi con la guerra, dimenticare la guerra. Il loro progetto non dovrebbe mai trasformarsi in realtà”.
Il presidente ucraino si è poi rivolto ai “personaggi della cultura, registi, produttori, attori, drammaturghi, cameraman, compositori, direttori artistici, scenografi, critici cinematografici e migliaia di altri provenienti da diversi Paesi del mondo, e da una stessa famiglia cinematografica, radunati a Venezia, per ricordare: “La vostra posizione è importante, la vostra voce conta, la vostra parola è forte! Il minimo che possiate fare – anzi, che non dobbiate fare – è non rimanere in silenzio, non avere paura, non voltare le spalle, non passare oltre – non rimanere neutrali alla guerra in Ucraina, quella che la Russia ha scatenato”.