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La Spagna ridurrà l’Iva sul gas al 5%: ecco la strategia di Pedro Sanchez per contrastare la crisi energetica

Il leader socialista ha spiegato che l’esecutivo vuole ridurre i costi del riscaldamento per i cittadini, con l’obiettivo di proteggere le famiglie più vulnerabili e la classe media. Così ha messo in piedi una strategia consolidata, fatta di risparmio energetico e differenziazione di approvvigionamenti che, sostiene, non manderà in crisi il Paese. Ma ora deve convincere Parigi a concludere il gasdotto Midact

Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, ha annunciato questo giovedì ai microfoni di radio Cadena Ser che il governo ridurrà l’Iva sul gas dal 21% al 5% a partire da ottobre. Questa misura si estenderà fino a fine anno, ma potrà essere ampliata anche nei mesi successivi, “fino a che sussiste questa situazione di crisi”, ha affermato. In Italia, la riduzione dell’Iva al 5% sul consumo di gas metano per usi civili e industriali è in vigore da settembre 2021, con l’approvazione del decreto Taglia bollette.

Il leader socialista ha spiegato che l’esecutivo vuole ridurre i costi del riscaldamento per i cittadini, con l’obiettivo di proteggere le famiglie più vulnerabili e la classe media che ha citato ben nove volte durante l’intervista. Nonostante abbia riconosciuto l’incertezza di un autunno segnato dalla crisi energetica e dalla guerra in Ucraina, Sánchez ha chiesto di non “cadere nel catastrofismo” e ha dichiarato che il governo non prevede razionamenti di gas nei prossimi mesi. “La nostra è una situazione molto più sicura rispetto a quella di altri Paesi”, ha affermato.

Questa nuova misura si aggiunge a quelle adottate dall’esecutivo spagnolo in questi mesi per far fronte alla crisi energetica e all’inflazione, che continua a essere a due cifre anche in Spagna, ma con un leggero calo nell’ultimo mese: dal 10,8% di luglio al 10,4% di agosto, secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica. Il tetto al prezzo del gas, in vigore da metà giugno, è la misura più importante adottata finora e ha permesso in questi mesi uno sconto sulla bolletta dei consumatori. “Noi calcoliamo che questo meccanismo stia contenendo l’aumento della bolletta della luce attorno a un 15%. Tra il 15 giugno e il 15 agosto gli spagnoli hanno risparmiato circa 1,3 miliardi di euro”, ha dichiarato.

Lo scorso giugno, inoltre, l’esecutivo aveva ridotto per la seconda volta l’Iva dell’energia elettrica dal 10% al 5% (un anno prima l’aveva abbassata dal 21% al 10%). A inizio agosto ha approvato anche un piano di risparmio energetico che prevede la limitazione dell’aria condizionata e del riscaldamento nei locali pubblici e commerciali, lo spegnimento delle luci nelle vetrine dei negozi, ma anche aiuti per i cittadini contro il rialzo dei prezzi. Tra questi, oggi entra in vigore la gratuità degli abbonamenti per lavoratori e studenti pendolari, che utilizzano i trasporti ferroviari locali nelle grandi città o i tragitti regionali a media percorrenza. Questo provvedimento, che rimarrà in vigore fino al 31 dicembre, sta riscuotendo grande successo. “Ieri abbiamo contato mezzo milione di iscrizioni e oggi circa 425mila cittadini possono già utilizzare questo buono”.

Le misure adottate dal governo stanno consolidando la rilevanza spagnola nel panorama europeo. Lo scorso martedì, Sánchez ha viaggiato a Berlino dove ha preso parte a una riunione del governo tedesco per discutere sulla crisi energetica in corso. Lo scopo dell’incontro con il cancelliere Olaf Scholz era creare un fronte comune per convincere la Francia di Emmanuel Macron a considerare la ripresa della costruzione del gasdotto Midcat (mancano in totale 226 chilometri di tubi), che collegherebbe la Spagna alla Francia attraverso i Pirenei catalani. Questa infrastruttura permetterebbe al Paese iberico – che possiede un terzo della capacità rigassificatrice di tutta Europa– di inviare gas al resto dei paesi dell’Unione. Dopo queste pressioni, il ministro francese dell’Economia e delle Finanza, Bruno Le Maire, ha annunciato che il governo “esaminerà” la richiesta dei Paesi vicini.