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Svezia, incendio sul traghetto Stena Scandica con 300 persone a bordo: “Sotto controllo”. È una nave gemella del Norman Atlantic

La nave, costruita dai cantieri Visentini in Veneto e 'gemella' di quella andata a fuoco lungo le coste pugliesi nel 2014 provocando 32 morti, opera tra Nynäshamn in Svezia e Ventspils in Lettonia. Dopo l'incidente di 8 anni fa del Norman Atlantic venne 'ristrutturata' chiudendo dei finestroni sul ponte auto

Un incendio si è sviluppato a bordo del traghetto Stena Scandica con a bordo 300 persone mentre era in navigazione al largo delle coste svedesi. La nave, una Ro-Pax cioè i natanti che trasportano contemporaneamente passeggeri e mezzi, è andata a fuoco al largo dell’isola svedese di Gotska Sandön, come mostrano le immagini disponibili su Marine Traffic (la Stena Scandica è la nave blu).

Il fuoco – secondo le prime informazioni – si sarebbe sviluppato su uno dei ponti che ospitano i mezzi e avrebbe avuto origine – secondo la stessa società armatrice – da un camion frigorifero. Lisa Mjörning, dell’amministrazione marittima svedese, ha fatto sapere al quotidiano Aftonbladet che sono state contattate tutte le unità disponibili per i soccorsi. Secondo la stessa autorità, le fiamme sono state riportate “sotto controllo” e, dopo aver preparato i passeggeri per l’evacuazione, quest’ultima sarebbe stata scongiurata. Nel pomeriggio, le fiamme sono completamente state spente e in serata la nave sarà rimorchiata verso il porto più vicino. Nessun passeggero né membro dell’equipaggio è rimasto ferito.

L’allarme è stato lanciato attorno alle 12.40 e circa un’ora dopo, l’incendio era già esaurito pur continuando a levarsi una nuvola di fumo dalla nave. Il traghetto Stena Scandica, costruito nel 2005 e di proprietà della compagnia Stena Line, opera tra Nynäshamn in Svezia e Ventspils in Lettonia e ha una capacità di 970 persone grazie a un restyling effettuato nel 2021 in un cantiere turco con l’aggiunta di una aggiunta una sezione al traghetto, allungandolo di 36 metri.

Non si è trattato della prima “ristrutturazione”: tra il 2016 e il 2017, quando si chiamava Stena Lagan, l’armatore della Scandica – come apprende Ilfattoquotidiano.it – decise di chiudere alcuni “finestroni laterali” del traghetto, ad appena due anni di distanza dall’incidente del Norman Atlantic, andato a fuoco al largo delle coste pugliesi la notte del 28 dicembre 2014, che provocò la morte di 32 persone. La Stena Scandica e il Norman Atlantic sono stati costruite nello stesso cantiere navale, il Visentini di Porto Viro, in Veneto: sono sostanzialmente due navi gemelle.

I traghetti di tipologia Ro-Pax sono già stati al centro in passato di diversi incidenti legati allo sviluppo di fiamme a bordo, partite dai ponti dove vengono alloggiate auto e mezzi durante la navigazione. Ponti con grandi aperture “finestrate” laterali, che in caso di incendio in mare aperto e con forti venti, possono alimentare le fiamme. Uno dei casi più noti è proprio quello del Norman Atlantic. Nel corso dell’incidente probatorio del processo per il disastro navale di otto anni fa è stato accertato che alcuni mezzi-refrigeranti (da qui, come oggi partì l’incendio) che trasportavano merce fresca erano alimentati con un motore diesel invece di essere attaccati, come da regola, alle spine elettriche del traghetto.