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Siria, Biden ordina raid aerei contro gruppi sostenuti dall’Iran. “Misure deliberate e proporzionate”. L’Ira di Teheran

L'operazione è avvenuta in risposta all'attacco subito il 15 agosto dalla coalizione internazionale, nel nord-est del Paese. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, ha definito l’"aggressione" dell’esercito americano una "violazione della sovranità"

Bombardamenti in Siria da parte degli Stati Uniti. Ieri, 23 agosto, il presidente americano Joe Biden ha ordinato raid aerei a Deiz Ezzor, nella parte orientale dello Stato, al fine di proteggere il proprio personale dagli attacchi dei gruppi sostenuti dall’Iran e dalle Guardie rivoluzionarie. La notizia è stata riportata da Cnn.

Durante gli attacchi sono state colpiteinfrastrutture utilizzate da gruppi affiliati al Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche”, ha riferito il colonnello Joe Buccino, portavoce del Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom). Lui stesso ha rimarcato che i bombardamenti sono stati ordinati dal presidente Biden, ritenendoli “necessari” per proteggere il personale statunitense: “Gli Stati Uniti hanno adottato misure deliberate e proporzionate volte a limitare il rischio di escalation e a minimizzare il rischio di vittime”, ha spiegato dopo aver assicurato di “non volere un conflitto e di essere in Siria per assicurarsi la sconfitta definitiva dello Stato islamico“.

Secondo quanto riportato da Buccino, l’operazione è avvenuta in risposta all’attacco subito il 15 agosto delle forze statunitensi nel nord-est della Siria. In quel caso, infatti, droni presumibilmente utilizzati dalle milizie sostenute da Teheran hanno colpito la base americana di al-Tanf, nel sud del Paese e vicino al confine tra Siria, Iraq e Giordania.

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, ha definito l’atto un’ “aggressione” dell’esercito americano e una “violazione della sovranità, dell’indipendenza e dell’integrità territoriale del Paese”. Definendo il raid un’azione “terroristica” contro alcuni “gruppi anti-occupazione”, Kanani ha negato qualsiasi affiliazione tra quest’ultimi e l’Iran. “La continua presenza delle truppe statunitensi in alcune parti della Siria è contro le leggi internazionali, viola la sovranità nazionale di questo Paese ed è considerata un’occupazione“, ha dichiarato il portavoce, citato dall’agenzia di stampa Mehr.