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L’ex sarta 84enne di Sophia Loren e Mastroianni lascia il carcere: verrà trasferita in convento

A breve è attesa una svolta che consentirà alla donna – che nella sua lunga carriera di sarta ha avuto molti clienti vip, tra cui anche Alberto Sordi – di uscire dal carcere

Verrà trasferita in un convento Loretta M., 84 anni, l’ex sarta di Sofia Loren e Marcello Mastroianni, arrestata lo scorso 10 agosto e portata nel reparto femminile di Rebibbia con l’accusa di tentato omicidio ai danni del marito 83enne che aveva accoltellato alla schiena procurandogli una ferita da codice giallo. Quest’ultimo è ricoverato al Policlinico di Tor Vergata in codice giallo, sembra fuori pericolo ma è molto provato, come spiegano fonti ospedaliere; la donna invece è entrata nel penitenziario romano attraverso l’isolamento, a causa del Covid, e la sua storia è balzata alle cronache solo grazie dell’interessamento di Gabriella Stramaccioni, garante romana dei diritti dei detenuti.

“Questa donna equilibrata, signorile, dignitosa è stata consegnata al carcere senza alcuna alternativa. Non aveva i suoi effetti personali e neppure la dentiera. Immaginate il suo stato d’animo”, aveva rivelato la Stramaccioni ieri in un lungo post sui social. E proprio a seguito della sua denuncia a breve è attesa una svolta che consentirà alla donna – che nella sua lunga carriera di sarta ha avuto molti clienti vip, tra cui anche Alberto Sordi – di uscire dal carcere: è infatti atteso a breve un provvedimento firmato dal magistrato di turno che le permetterà di lasciare Rebibbia per essere trasferita nel convento di suore con lunga esperienza nel mondo carcerario, nella Fondazione cittadella missionaria della casa del povero. Loretta M. sarà poi ascoltata dal Pm Delio Spagnolo che indaga per il tentato omicidio del marito, avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 agosto scorso: cominciata come una banale lite – la donna era stata rimproverata dall’uomo perché parlava troppo – è trascesa fino a quando lo scontro si sarebbe fatto più acceso e lei avrebbe afferrato un coltello. Ora toccherà agli inquirenti capire come stanno davvero le cose, se la donna subiva violenze e da quanto tempo. “Sul corpo ha lividi che fanno ipotizzare precedenti maltrattamenti”, aggiunge Stramaccioni. Che poi spiega: “Non si può mettere in carcere chi ha superato i 70 anni. Le soluzioni vanno trovate prima in modo da evitare la detenzione a chi abbia superato l’età”.