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Birmania, Aung San Suu Kyi condannata a sei anni di carcere per corruzione. Il tentativo dei militari di tenerla fuori dalle prossime elezioni

Il processo si è svolto a porte chiuse, vietando così l'accesso al pubblico e ai giornalisti, mentre agli stessi legali della leader birmana- che sono già pronti a fare ricorso in appello contro la sentenza- è stato proibito di diffondere notizie in merito al caso

Un tribunale della giunta militare birmana ha condannato oggi l’ex leader Aung San Suu Kyi a sei anni di reclusione “per quattro accuse di corruzione”. A riportarlo è stata il sito di informazione Bloomberg. Dal colpo di Stato militare del febbraio 2021 che ha portato alla deposizione del governo civile guidato da Suu Kyi arrestandola, alla leader birmana sono stati inflitti complessivamente 17 anni di carcere.

Come nei più tradizionali regimi militari, il processo si è svolto a porte chiuse, vietando così l’accesso al pubblico e ai giornalisti, mentre agli stessi legali di Suu Kyi- che sono già pronti a fare ricorso in appello contro la sentenza- è stato proibito di diffondere notizie in merito al caso. In precedenti procedimenti giudiziari a suo carico Aung San Suu Kyi era stata già condannata a 11 anni di carcere fra le altre cose per sedizione e corruzione. Alla base di questa condanna, ci sarebbe il tentativo della giunta militare di tenere la premio Nobel per la Pace fuori dalla competizione elettorale che dovrebbe tenersi l’anno prossimo.