Politica

Carlo Cottarelli: “Accetto l’offerta di Pd e Più Europa di candidarmi”. Letta: “Sarà la nostra punta di diamante e nome forte al Nord”

L'economista è intervenuto durante la conferenza stampa di Bonino e Letta. E ha annunciato la sua disponibilità alla candidatura per le prossime politiche: "Non è stato possibile portare avanti un percorso con Azione, ma guardiamo avanti", ha detto. "Ci unisce una visione progressista e non conservatrice. L’avversario principale è chi porta avanti la visione conservatrice"

Carlo Cottarelli sarà candidato con Pd e Più Europa al Nord, capolista con la lista Democratici e progressisti e in un collegio uninominale. L’annuncio è stato fatto durante la conferenza stampa di Emma Bonino ed Enrico Letta. “Ho lavorato nell’ultimo anno nell’area liberal democratica per dare un programma”, ha dichiarato l’economista intervenendo in collegamento. “Ho lavorato anche con il Pd, con le agorà democratiche. È stato per me naturale accettare l’offerta che mi veniva da Pd e Più Europa. Non è stato possibile portare avanti un percorso con Azione, ma guardiamo avanti. Ci unisce una visione progressista e non conservatrice. L’avversario principale è chi porta avanti la visione conservatrice”.

A dargli il benvenuto durante la conferenza stampa è stato innanzitutto Enrico Letta: “Rappresenta il punto di sintesi di questo lavoro tra Pd e +Europa”, ha detto il segretario Pd. “E’ il miglior interprete dell’intesa fatta la scorsa settimana. Entra Cottarelli ed esce qualcun altro che ha deciso di uscire. Cottarelli sarà una delle punte di diamante della nostra campagna elettorale. Sarà il nostro candidato forte nel Nord del Paese. Con lui faremo una campagna elettorale seria, sulle questioni che contano”. Letta, parlando poi della possibilità di candidare i leader dei partiti nei seggi uninominali, ha replicato: “Ne stiamo discutendo in queste ore, lo faremo con tutti i contraenti della coalizione. Troveremo le soluzioni”. In pratica si tratterebbe di ripensare i termini dell’accordo che era stato chiuso anche con Carlo Calenda, che prevedeva appunto di non candidare i leader di partito negli uninominali.

Cottarelli ha anche parlato dello strappo di Calenda: “Queste elezioni sono le più importanti, si confrontano due visioni del mondo, una progressista e l’altra conservatrice, e gli italiani devono decidere. Sono visioni legittime, ma sono diverse”, ha detto. “Mi è molto dispiaciuto che non sia stato possibile portare avanti in modo unitario con Azione un percorso comune, ma guardiamo avanti. Anche se su strade elettorali diverse credo sia comune la visione progressista del mondo. Spero che da ora vedremo tutti come avversario chi porta avanti quella visione conservatrice che noi non condividiamo”.

Soddisfatta anche la leader di +Europa Bonino: “Sono felicissima che Cottarelli abbia accettato, e lo considero personalmente un grande onore. È un dato di ulteriore e reale serietà rispetto al nostro accordo politico sulla prosecuzione dell’agenda Draghi”. E ancora: “Il progressismo del nostro patto passa per il non arretramento e, anzi, per la promozione dei diritti civili; aggiungo un altro tema, che l’Europa ci chiede e che va assolutamente riformato nel nostro Paese, ossia la giustizia giusta e il tema del sovraffollamento delle carceri, perché quella della giustizia non è una struttura come le altre ma il collante tra istituzioni e cittadini”.