Cronaca

Vieste, l’albergo è diverso dalle foto pubblicate sul sito: un turista fa ricorso e il giudice dispone di risarcirlo

Nel 2018 un milanese di 44 anni ha chiesto il rimborso a una struttura alberghiera, ma non gli è stato concesso. A distanza di tre anni il giudice a cui si era rivolto gli ha dato ragione

La piscina e la palestra di un hotel sono diverse dalle immagini pubblicate sul sito per le prenotazioni. Un turista milanese decide di fare ricorso e il giudice di pace gli dà ragione, così la vacanza viene rimborsata. È quanto successo a Vieste, nel foggiano. La piscina? Poco più profonda di una vasca da bagno. La palestra invece aveva un solo attrezzo e un tapis roulant sotto al sole. Doveva essere una vacanza all’insegna del benessere quella di un 44enne milanese che nel giugno del 2018 aveva deciso di prenotare un albergo a Vieste, ma le sue aspettative sono rimaste deluse una volta che è arrivato sul posto. Così il 44enne, che aveva versato in anticipo 2250 euro a copertura dei giorni di vacanza, ha annunciato al titolare dell’hotel la sua intenzione di andare via, ma l’albergatore non ha voluto risarcirlo. A detta del titolare il rimborso sarebbe avvenuto solo nel caso di una nuova prenotazione della sua camera, nel frattempo resa di nuovo disponibile sul sito.

La soluzione non è stata accettata dal turista milanese che a quel punto ha deciso di appellarsi alla magistratura per riavere il suo denaro. Così, dopo un contenzioso di tre anni, il giudice di pace Alexia Dulcetta ha accolto il suo ricorso e ha richiesto alla struttura di rimborsare i sette giorni pagati, ma non goduti, oltre alle spese processuali. In questo caso l’insoddisfazione era rivolta alla qualità del servizio e non alla sua totale assenza, come succede per le “case vacanza fantasma” che sono aumentate in tutta Italia. A giugno 2022, ad esempio, il gip di Monza ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di una coppia accusata di aver truffato 28 clienti. I due pubblicavano falsi annunci di sistemazioni in località turistiche: questo, insieme ad altri episodi simili, ha spinto alcune compagnie assicurative a mettere a punto specifiche polizze per garantire i vacanzieri. Ai turisti “oltre alle normali coperture in caso di danni a terzi e di annullamento” viene offerta “tutela anche per truffa e l’assicurazione interviene non solo nel caso in cui l’abitazione affittata non esista, ma anche qualora non sia conforme alla descrizione”, ha spiegato una responsabile delle polizze viaggio di Facile.it.